Shindler: «La Juve ha un'anima, il City no» - Calcio News 24
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2015

Shindler: «La Juve ha un’anima, il City no»

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Lo scrittore inglese anticipa la sfida in Champions League

Colin Shindler, scrittore inglese e autore di “La mia vita rovinata dal Manchester United” è stato il protagonista di un’interessante intervista con La Stampa. Lui, tifoso del Manchester City, tuttavia, sta vivendo conflittualmente questa nuova parte di storia dei Citizens, denigrando l’arrivo dell’emiro e dei milioni per calciatori proveniente da ogni parte del mondo, quasi fino a non tifare più, eccezion fatta per i due derby stagionali con il Manchester United: «Li guardo, solo che non li riconosco. Prendete il Torino che dopo essere stato grandioso ha vissuto all’ombra dei successi della Juve. Imbottitelo di soldi ma togliete tutto quello che definisce il Toro. Metteteci un presidente emiro, un allenatore cileno, giocatori da ogni parte del mondo che non hanno alcune idea di cosa fosse il Grande Torino nè sono interessati ad averla. Resta il nome Toro: i suoi tifosi lo amerebbero?».

CONVIVENDO – Prosegue Shindler: «La Juventus è finita in Serie B, ha affrontato uno scandalo, ha vissuto una rivoluzione, è tornata tra i migliori ma ha ancora la sua anima. Al City non ci si può più affezionare a nessuno, non ti ricordi nemmeno chi c’era l’anno prima. Salvo solo il portiere Joe Hart: un bravo ragazzo, uno vero, un inglese che conosce il passato dei colori che porta». Conclude lo scrittore britannico: «Il Manchester City non cerca il mio tifo, non è interessato a un signore di 65 anni che tifa da quando ne ha 5. Cerca un trentenne che vive nelle Filippine e compra la partita dallo smartphone».