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Buon compleanno a… Nemanja Gudelj

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Oggi è il compleanno di Nemanja Gudelj, difensore 32enne del Siviglia: ha recentemente rinnova il contratto 

Oggi Nemanja Gudelj compie 32 anni. Fino al 30 giugno 2026, salvo sorprese, sarà un giocatore del Siviglia, che recentemente gli ha rinnovato il contratto e ne ha presentato una sintesi della sua carriera nel comunicato ufficiale: «Gudelj è passato al Siviglia nell’estate del 2019 dai cinesi del Guangzhou Evergrande, dopo aver trascorso la stagione precedente in prestito allo Sporting de Portugal. Da giocatore del Siviglia ha accumulato ormai quattro stagioni, nelle quali ha disputato 163 partite e aggiunto due UEFA Europa League al suo percorso da biancorosso, quella ottenuto all’esordio stagionale a Colonia e quella alzato pochi giorni fa a Budapest».

I tifosi italiani conoscono molto bene le due situazioni perché hanno visto come vittima della specialista della competizione l’Inter in un caso e la Roma in un altro.

Proprio nell’ultima finale, che ha visto i giallorossi soccombere ai calci di rigore, il nazionale serbo si è messo in evidenza in alcune situazioni, diventando per certi versi il simbolo di una partita combattuta all’estremo. A cominciare da una scena all’inizio e al termine della sfida, quando lo si è visto a terra con Ibanez: al primo minuto per una testata che li ha fatti crollare entrambi; e al minuto 124, nuovamente uniti nel dolore, in una sfida che ha segnato il primato di un prolungamento fino al 146esimo giro d’orologio, come mai era capitato prima. In mezzo c’è stato un suo pesantissimo intervento sulla caviglia di Paulo Dybala, che non per questo si è fatto spaventare, tanto da avere realizzato successivamente il vantaggio della Roma. Una sua conclusione indirizzata verso la porta nei minuti di recupero del primo tempo, respinta in tackle proprio dall’argentino, in un’insolita inversione delle parti. Un altro tentativo da fuori area nei supplementari, decisamente lontano dal bersaglio. E, infine, l’immagine più potente: quella di lui con la coppa in mano, al pari dei suoi compagni, che dalla felicità trasmessa non hanno certo perso piacere nel farne collezione.

Il 2023 sarebbe stato sicuramente un anno memorabile, se proprio Nemanja non avesse calciato sulla traversa il rigore che ha assegnato la Supercoppa Europea al Manchester City.

Si è aperta così una nuova stagione, che appare piuttosto complicata per una squadra che forse è un po’ alla fine di un ciclo durato tantissimo, anche se con il Siviglia non sono mai da escludere possibilità di resurrezione. Anche perché Gudelj non è certo tipo da arrendersi, come sta dimostrando in Champions League. La classifica piange, la squadra è ultima con scarse probabilità di riscatto, ma lui certamente non può salire sul banco degli imputati. É andato in gol nel 2-2 con il Psv e si è ripetuto pure con l’Arsenal con un colpo di testa in anticipo su Gabriel Jesus, utile solo a dimezzare il doppio svantaggio e a prendersi una piccola rivincita sull’incontenibile attaccante brasiliano.

Nato a Belgrado e cresciuto in Olanda, di Gudelj si è parlato subito con un certo interesse. Agli inizi di carriera, quando era un giovane che giocava nel Nac Breda, allenato da suo padre Nebojsa, andò molto vicino a trasferirsi alla Fiorentina. Un’operazione che non si concluse e che, alla fine del 2012, gli fece pronunciare parole piuttosto amare: «Il trasferimento è saltato all’ultimo a causa della mancanza di alcune garanzie bancarie che la Fiorentina non aveva. Sono deluso, ma spero che il passaggio in viola possa avvenire durante il prossimo inverno. I club hanno accettato di riparlare a gennaio e se tutto va bene giocherò per la Fiorentina. Spero che il NAC abbia il tempo per trovare un valido sostituto per me e che la Fiorentina possa concedere queste garanzie bancarie richieste. Per il clima che si vive al NAC uno potrebbe rimanere a vita, però poi ti guardi dentro e capisci che occorre provare a vivere un gradino più in alto della mia carriera». L’Italia è rimasta una chimera, Nemanja è finito all’AZ Alkmaar, poi all’Ajax, quindi in Cina e allo Sporting Lisbona. Infine, il Siviglia, il club dove è restato più a lungo e che proverà a risollevare da questo momento difficile.