2015
Chievo Verona, Nember: «Siamo una realtà particolare. Balotelli? Mi sarebbe piaciuto»
Il direttore sportivo dei clivensi ha parlato dell’ottimo inizio di campionato dei suoi
I numeri parlano chiaro: il Chievo Verona è stata tra le squadre più in forma in queste prime giornate di Serie A. I clivensi hanno strappato punti importanti anche alle big del campionato, senza dimenticare la vittoria sfiorata in casa della Juventus solo pochi giorni fa. E a parlare di questo è stato il direttore sportivo gialloblu, Luca Nember, che ha commentato l’inizio di stagione sprint in un’intervista pubblicata da Gianluca Di Marzio.
FAVOLA CHIEVO – Ecco le dichiarazioni del dirigente del Chievo Verona: «Abbiamo voluto dare continuità a quanto fatto nella scorsa stagione era fondamentale proseguire il lavoro perché i margini di crescita erano notevoli. Ma per riuscirci era importantissimo mantenere la guida tecnica e i giocatori di riferimento. In più prendere i rinforzi giusti. Il Chievo Verona è una società che non può incidere più di tanto sul mercato, ma siamo soddisfatti di quanto fatto questa estate. L’ultima gara? La Juve aveva avuto grandi occasioni, penso che alla fine gli episodi finiscano con l’equilibrarsi. Siamo orgogliosi della partita che abbiamo fatto, non ci piace sminuirla su un episodio».
REALTA’ PARTICOLARE – Nember continua: «È sicuramente una realtà particolare, direi unica. Io sono arrivato in punta di piedi, e pur essendo stato catapultato in Serie A ho avuto la possibilità di lavorare in armonia. Merito del patron Campedelli, la cui famiglia è nel calcio da 50 anni, e lui da 24 guida il Chievo. L’ambiente è ideale per i giovani, ma anche per chi vuole fare calcio badando al lavoro e alla crescita. Il calciomercato? Se vogliamo così, giocare con la fantasia, confesso che mi sarebbe piaciuto portare Balotelli al Chievo. L’ho visto nel derby, è entrato bene, mi è piaciuto. Ho lavorato con lui al Lumezzane, lo conosco, so che tipo è. L’ambiente del Chievo poteva essere quello giusto per ritrovare equilibrio e serenità, ma è solo un pensiero».