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Una giornata di squalifica per Bacca. Giusta o no?

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Carlos Bacca, attaccante del Milan, è stato squalificato per una giornata dal giudice sportivo dopo le veementi proteste al termine del match contro la Juve

È arrivato in questi minuti l’atteso verdetto del giudice sportivo sui fatti accaduti nell’immediato dopo gara del match tra Juventus e Milan. Niente stangata, come molti si attendevano, per Carlos Bacca ma una sola giornata di squalifica. La decisione è giusta o meno?
No, una giornata è troppo poco: gli atteggiamenti avuti nel post partita dal colombiano sono stati molto al di sopra delle righe e se si è evitata l’aggressione vera e propria ai danni dell’arbitro Davide Massa e del suo assistente Doveri è solo grazie a Vincenzo Montella che ha avuto la prontezza di mettersi tra il fischietto imperiese e il Pescador infuriato e preso dalla rabbia. Se confermate le parole grosse: «Hijo de ….» e le altre, in un italiano molto scorrevole, dovevano essere punite in maniera più pesante anche per dare un insegnamento e una punizione valida un po’ per tutti i rossoneri che nel post partita hanno perso quell’eleganza che ha sempre contraddistinto il club, per la cronaca multa di 5 mila euro alla società. La mente poi non può che tornare a Juventus – Inter di qualche settimana prima. Perisic squalificato per due giornate, poi ridotta a una, per proteste non aveva mostrato atteggiamenti nemmeno paragonabili a quelli di Bacca, così come Icardi che al di là del lancio del pallone, considerato atto gravissimo, ha fatto molto meno dell’attaccante ex Siviglia per meritarsi le due giornate di stop forzato.
Si, una giornata è la squalifica giusta: una stangata avrebbe dato nuovo adito alle polemiche, e avrebbe fatto infuriare ancora i tifosi rossoneri. Bacca era già uscito dal campo non è stato espulso sul terreno di gioco e gli insulti all’arbitro sono purtroppo all’ordine del giorno in Serie A, basta ricordare l’ormai celebre: «vaffa, vaffa, vaffa» detto in faccia da Totti al buon Rizzoli senza nemmeno un cartellino giallo. Quindi due, tre o quattro giornate sarebbero state eccessive e il paragone con Perisic e Icardi non regge, perchè il primo era stato espulso durante la gara e quindi è già di per se un caso diverso, mentre il secondo ha aggiunto alle parole il gesto di calciare il pallone verso l’arbitro.