2012
Vonlanthen: “Lascio perché la mia vita appartiene a Gesù”
Pochi giorni fa Johan Vonlanthen, 26enne ex prodigio del calcio svizzero in Italia ricordato per aver vestito la maglia del Brescia, prematuramente ha deciso di dare l’addio al calcio. Acclamato come il più giovane giocatore a segnare in un Europeo, record che potrebbe detenere ancora per molto, l’ala di origine colombiana ha voluto spiegare il perché del suo abbandono.
“Gesù ha cambiato la mia vita – dice Vonlanthen in una lettera a Blink – Oggi ho deciso di percorrere questo nuovo cammino: Gesù ha sofferto molto più di me, quindi la mia vita è già di per sé meravigliosa. Non riesco a spiegarlo al meglio e non voglio che qualcuno mi capisca: prima della Coppa del Mondo in Germania tutti hanno visto quanto ho lottato per avere un posto in nazionale: purtroppo tutto è andato per il peggio e sono stato visto come una pecora nera. La cosa peggiore che sia potuta accadere nella mia carriera e oggi me ne vergogno moltissimo (Vonlanthen venne sostituito da Yakin dopo aver riportato un infortunio alla coscia seguito da uno scandalo fotografico, ndr). Sono consapevole del fatto che avrei avuto dieci anni per dimostrare il mio valore, ma il mio amore per Dio è troppo grande. Per quello che ho vissuto posso dire solo grazie ai miei compagni di squadra, i miei allenatori, le persone che ho incontrato: non dimenticherò mai nessuno”.
Il caso di Vonlanthen è sicuramente particolare: la sua fede, l’avventismo, gli impedisce di giocare il sabato e quest’anno in Colombia è sceso in campo appena 6 volte con l’Itagui. La società, quindi, ha deciso di rescindere il suo contratto a dicembre: “Non ero sicuramente un ragazzo semplice – continua Vonlanthen – ma oggi posso dire di essere amato da Dio. “Beati i poveri di spirito, perché a essi appartiene il regno dei cieli” (Matteo 5:3). Gesù ora ha il controllo della mia vita. La gente oggi pensa solo ai soldi, ma io non lotto per la ricchezza e il riconoscimento. Volevo divertirmi per Dio e per questo sono andato in Colombia. Con i miei soldi ho aiutato tantissime persone e questa è una fortuna per me. Dare qualcosa a chi non ha nulla è una felicità immensa. Non mi preoccupo per i soldi perché Gesù è il mio Signore e lui è tutto ciò che di cui ho bisogno sulla terra”.
Vonlanthen chiude parlando di un suo possibile ritorno nel calcio giocato, avendo dinanzi a sé ancora diversi anni di possibile carriera: “Non siate ansioni di sapere cosa accadrà nel futuro. Se Gesù vorrà che io continui a giocare io continuerò, altrimenti resterò fermo”.