Atalanta, Marino sugli ultrà: «Situazione che conosco bene» - Calcio News 24
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2015

Atalanta, Marino sugli ultrà: «Situazione che conosco bene»

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Il dg dei bergamaschi parla dei fatti del 2010, dopo la sentenza di oggi

La notizia è di oggi: l’Atalanta ha rimesso la querela contro 40 ultrà imputati nel’episodio andato in scena il 4 maggio 2010 a Zingonia, mentre Claudio «Bocia» Galimberti, leader della curva atalantina, è stato condannato a tre anni, contro i sei chiesti dal pm Pugliese. Adesso arrivano anche le parole di Pierpaolo Marino, direttore generale della Dea: «È facile parlare di questi episodi, l’Atalanta ha trovato un accordo su una situazione risalente al 2010, e nello specifico ad una contestazione a Zingonia, che si risolse con il lancio di uova marce nei confronti della palazzina. Io questa cosa la conosco bene, un mese fa abbiamo ricevuto una lettera di pentimento e di scuse di coloro che hanno commesso questo gesto. L’Atalanta si è costituita parte civile chiedendo il risarcimento danni, loro chiedevano di risarcire questi danni, non avendo disponibilità, con lavori sociali».

RESPONSABILITA’ – Marino, che ha parlato durante ‘Il processo del lunedì‘ in onda su RaiSport, ha continuato: «I temi toccati nella lettera sono stati toccanti. Abbiamo accettato ma in parte, il percorso di pentimento si svolgerà alla Caritas. Voglio specificare che 38 dei 40 tifosi non avevano precedenti penali. La questione dell’Atalanta riguarda qualcosa che i giudici hanno assolto con formula piena. E, nonostante l’assoluzione, questi tifosi completeranno il percorso di redenzione alla Caritas. Gli incidenti allo stadio sono un problema di ordine pubblico, non delle società».