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Sabatini duro: «Pjanic delirio juventino»

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Il d. s. della Roma spara a zero sul padre di Gerson: «È un saltimbanco»

Walter Sabatini a tutto campo sul mercato e non potrebbe essere altrimenti visti gli ultimi accadimenti, a partire dall’interessamento, più che concreto, della Juventus per Miralem Pjanic: i bianconeri sono disposti a pagare 38 milioni di euro di clausola per il centrocampista bosniaco. L’attuale direttore sportivo della Roma, poi, ha parlato anche di altre tematiche, come quella riguardante il possibile addio di Edin Dzeko ed in generale di tutti i big che attualmente sono nell’organico giallorosso. «Cercheremo di trattenere tutti i big a Roma e rendere la squadra più competitiva, vogliamo rimanere nella scia della Juventus – le parole di Sabatini ai premi CONI – USSI di ieri – . Pjanic è un delirio della Juve, io non gliel’ho certo offerto. Ha una clausola rescissoria che vale pure per l’Italia». Sul futuro: «Come ha detto Luciano Spalletti penso che riusciremo a essere competitivi. Se qualcuno mi chiedesse un aumento di stipendio? Chiederlo è sconsigliabile». Come dire che non sono concessi ricatti da parte dei giocatori.

SABATINI: «IL PADRE DI GERSON È UN SALTIMBANCO» – Tiene banco anche la questione legata al giovane brasiliano Gerson, preso un anno fa ma ancora in prestito alla Fluminense. Ieri il padre aveva aperto alla possibilità di lasciare il giocatore ancora in Brasile o altrove in prestito, piuttosto che fargli fare panchina alla Roma: «Il padre di Gerson è un saltimbanco, un acrobata… Ma che me ne frega! Io ho compato il figlio, mica il padre», ha detto Sabatini, che poi ha parlato anche di altro. «Lucas Digne? Lo vogliamo tenere e trovare un accordo con il Paris Saint-Germain per il riscatto – ha continuato Sabatini – . Stephan El Shaarawy? Lo riscatteremo di sicuro. Dzeko? È forte ed è un professionista esemplare, per noi non sarà mai un problema. Rimarrà anche Daniele De Rossi. Mehdi Benatia? Lui non chiama, lo fanno altri al posto suo. Seydou Doumbia? Lui voleva andare al Newcastle a tutti i costi, ma io sapevo che avrebbe toppato»