L'Italia a due passi dalla città della Jihad - Calcio News 24
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L’Italia a due passi dalla città della Jihad

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Misure di sicurezza straordinarie, ma da quelle parti per ora è tutto ok

Non sarà un Europeo tranquillo e questo ormai è abbastanza chiaro a tutti: i tragici attentati che hanno deturpato Bruxelles l’altro giorno e che sono seguiti di pochi mesi a quelli di Parigi, hanno gettato nel terrore l’Europa (Francia in primis) e destano preoccupazioni anche per quel che riguarda l’Italia. La Nazionale, infatti, ha già scelto da tempo di stabilire come sede del proprio ritiro Montpellier, un posto a metà strada tra il mare ed il resto della Francia, dove si disputeranno i prossimi Europei. Già ieri avevamo modo di stilare una sorta di guida dei luoghi più sicuri in cui poter guardare EURO 2016: tra questi sicuramente non c’è e non ci sarà mai Lunel, comune di poco più di venticinquemila abitanti a trentacinque chilometri proprio da Montpellier. Lunel è divenuta, suo malgrado, famosa al mondo in questi mesi: la chiamano “Jihad City”, perché è lì che la maggior parte delle cellule terroristiche islamiche hanno base (del resto la maggior parte della popolazione della cittadina francese è di religione musulmana, ma non tutti lì sono fanatici, è bene dirlo). 

EURO 2016: L’ITALIA È AL SICURO? – Le misure di sicurezza per il ritiro italiano a Montpellier, come per le altre nazionali che faranno parte dei prossimi Europei, saranno, nemmeno a dirlo, straordinarie, ma è una cosa, sottolineanata oggi anche da La Gazzetta dello Sport, è bene dirla: la maggior parte della popolazione di Lunel non guarda al raduno azzurro e, più in generale, ai prossimi Europei, come a un qualcosa di sospetto da cui diffidare. Tutt’altro: i giovani islamici che sono da quelli parti, ragazzi senza identità e radici che molto spesso partono verso oriente come “foreign fighters”, per combattere l’occidente nel quale sono cresciuti, potrebbero trovare nel calcio e perché no, anche proprio nella nostra Nazionale, uno strumento ed un modo per integrarsi e comprendere più a fondo la cultura europea. Ci spera la gente da quelle parti, ci spera l’Italia, ci spera ovviamente l’Europa.