L’all-in di Hodgson e lo strapotere del Pistolero - Calcio News 24
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2014

L’all-in di Hodgson e lo strapotere del Pistolero

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Hodgson e l’impossibilità di fare altrimenti, il peso offensivo di Luis Suarez

INGHILTERRA URUGUAY BRASILE 2014 MONDIALI – Dopo un solo turno era già gara da dentro o fuori: il pareggio tra Inghilterra ed Uruguay avrebbe concretamente rimandato tutto alle sfide finali, la vittoria dei sudamericani sulla carta lascia aperta la contesa – una vittoria dell’Italia sulla Costa Rica terrebbe ipoteticamente in vita i britannici – ma sposta chiaramente gli equilibri a discapito di Rooney e compagni.

L’INCUBO INGLESE: VENUTO MENO IL CARATTERE – Due sconfitte in fotocopia: avversario in vantaggio, pareggio e dunque recupero del risultato, ulteriore svantaggio e definitiva sconfitta. E’ andata così con l’Italia nella sequenza Marchisio-Sturridge-Balotelli, la storia si è ripetuta ieri all’Arena Corinthians di San Paolo con la rete di Rooney che ha intervallato la doppietta del ritrovato Suarez. Tradotto: quest’Inghilterra ha la forza per recuperare ma si perde puntualmente sul più bello. Quando sembra poter entrare in controllo delle operazioni. Due sconfitte identiche che non lasciano spazio a dubbi: Roy Hodgson paga pegno per non esser riuscito a plasmare un gruppo dalla forte personalità e motivazione.

SCELTA TATTICA OBBLIGATA – Quando non hai a disposizione una rosa che possa garantire equilibrio e solidità è giusto andare all-in e puntare tutto su quel che possiedi, che nel caso dell’Inghilterra si traduce in attaccanti: intoccabile Rooney, premiata la grande stagione di Sturridge e Sterling in quel di Liverpool, dentro anche il dinamismo di Welbeck per un’Inghilterra tutta all’attacco. A tanti è sembrata una scelta azzardata e fuori luogo, la sensazione personale resta quella di una sorta di mossa della disperazione. Che in quanto a pericolosità ha reso: decisive le parate di Sirigu nella sfida con l’Italia, soltanto la traversa e i fortunosi interventi di Muslera hanno evitato il tracollo a Suarez e compagni. Assenza totale di alternative: con Chamberlain di fatto ai box per problemi fisici l’impiego del solo Wilshere avrebbe potuto sulla carta equilibrare un’Inghilterra mai così poco dotata in tal senso. Una difesa improvvisata ha fatto il resto non evitando l’inevitabile.

L’IMPRONTA DI SUAREZ – Banda Hodgson appesa ad un filo con l’Italia che dovrebbe battere il Costa Rica e rimandare tutto all’ultimo turno: dove con le sfide Italia-Uruguay ed Inghilterra-Costa Rica, in caso di ulteriore vittoria degli azzurri, gli inglesi potrebbero giocarsela sulla differenza reti. Ineccepibile il cambio di passo che El Pistolero ha saputo garantire al suo Uruguay: squadra piuttosto lenta e prevedibile quella osservata nella disfatta subita dal Costa Rica, peso offensivo invece decuplicato dal rientro record di Suarez a soli ventotto giorni dall’intervento al menisco. Un impatto devastante: doppietta – gol bellissimi, eccellente l’assist di Cavani in occasione della rete che ha sbloccato la gara – e prima vittoria della Celeste. Che, nonostante un attacco super, sembra essere tuttora una squadra priva di equilibrio: spaccata in due, tra una buona difesa e le sue bocche da fuoco manca totalmente un centrocampo in grado di impostare la manovra e dettarne i tempi. Il girone della morte sta per eleggere i sopravvissuti: trama ancora non completata ed ogni sorpresa è dietro l’angolo.