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Scambi tra Serie A e Premier: non solo giocatori…

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Scambi tra Serie A e Premier League: in principio furono giocatori ed allenatori, ma non solo big, poi i gemellaggi di sponsor e capitali…

Lo scambio tra Serie A e Premier League, ma più in generale tra Italia e Inghilterra, è da sempre proficuo. Se negli anni Ottanta gli inglesi iniziarono ad arrivare nel calcio italiano, da lì in poi si è assistito a una inversione di tendenza con l’Italia pronta a esportare giocatori e marchi oltre il Canale della Manica. Basti pensare a Gianfranco Zola, ex bandiera del Chelsea e giocatore amatissimo dai tifosi Blues, tornato di recente in Championship per allenare il Birmingham. Oppure un altro esempio sono i brand sportivi italiani sulle maglie di alcune squadre britanniche, vedi il Norwich. O ancora dalla parte opposta l’arrivo di Joe Hart al Torino, una mossa di mercato sorprendente e in un certo senso romantica.

Come detto tra Italia e Inghilterra la sinergia continua e ne sanno qualcosa il Crystal Palace e il Bournemouth. Agli occhi di una tifoso qualsiasi ritrovare un po’ di Italia tra Eagles e Cherries pare difficile ma basta guardare lo sponsor sulla maglia e subito salta agli occhi la connessione. Mansion Group è il marchio che spicca sulle divise rossoblu e rossonere delle due compagini che è proprietario di una delle piattaforme  di giochi online di casinò tra le più famose, da non molto presente sul territorio italiano, proprio per sancire questo gemellaggio a distanza tra le due nazioni.

Il Bournemouth e l’Italia in passato non hanno avuto grandi legami, se si esclude il prestito di Iturbe dalla Roma che però i tifosi non sembrano voler ricordare con affetto. Ci sarebbe il portiere Adam Federici, che ha passaporto italiano ma è australiano. Altrimenti Filippo Costa, arrivato ai Cherries giovanissimo in prestito dal Chievo: un prestito di sei mesi senza mai scendere in campo ma che fa curriculum.

Nettamente più ampia la rappresentanza italiana tra le Eagles: Attilio Lombardo è senza ombra di dubbio il giocatore più rappresentativo, ha giocato a Londra un anno e mezzo e ha messo assieme una cinquantina di partite condite da otto gol e i fan del Palace (tra cui l’italianissimo Marco Santin della Gialappa’s) lo apprezzano ancora. E poi anche Michele Padovano, Patrizio Billio, Ivano Bonetti e, in tempi più recenti, anche Nicola Ventola: Crystal Palace e Italia vanno a braccetto, tanto che è nutrita la schiera di sostenitori italiani dei rossoblu.

Nonostante le due squadre navighino nella seconda metà della classifica, il loro futuro è piuttosto florido. E sicuramente è anche italiano grazie al lavoro di Mansion.