2012
9^ giornata, l?analisi: la Juve? passa a Catania, la Roma oggi è un disastro
Archiviato uno dei turni di campionato più discussi della recente storia calcistica italiana: analizziamo nel dettaglio quanto accaduto sui principali campi di A.
DELITTO PERFETTO A CATANIA – La Juve vince a Catania ma in questo editoriale si sceglie di non parlare della partita in termini tecnici. Chi vi scrive si è sempre tenuto alla larga dal contorto mondo delle polemiche arbitrali, prediligendo le risultanze del campo da gioco. Nel lunch match del Cibali però qualcosa è da segnalare: in occasione del gol ingiustamente annullato a Bergessio per posizione di fuorigioco, ciò che sorprende è l’inversione di una decisione già presa. La quaterna arbitrale convalida il gol senza che un componente della stessa sollevi dubbi, poi la panchina bianconera insorge invocando un fuorigioco ed il guardalinee Maggiani ritorna clamorosamente sulla sua posizione. Il giudizio personale è di condanna all’episodio, chi legge può non condividere ma la speranza è che l’episodio stesso venga valutato in base alla ricostruzione qui proposta. Ma a Catania non è finita qui: dopo pochi minuti dall’accaduto, la Juventus va in gol con Vidal ma la posizione di Bendtner – attivissimo nello sviluppo dell’azione – è in chiaro fuorigioco. Maggiani convalida. Ora la domanda è: si è giocato ad armi pari? Il Catania avrebbe potuto vincere questa partita? A voi le risposte.
TENGONO NAPOLI ED INTER – I partenopei sono chiamati a riscattare la doppia delusione Juventus-Dnipro, peraltro privi di Edinson Cavani, centravanti che per caratteristiche tecniche – oltre che qualitative, banale – non ha sostituti all’interno della rosa a disposizione di Mazzarri. Il Napoli però, seppur con qualche sofferenza nel finale, sfodera una prestazione decisa, batte un Chievo remissivo e tiene il passo della capolista: decide Hamsik, uno che oramai non si nasconde di fronte alle responsabilità. L’Inter cresce: sul valore dell’organico a disposizione di Stramaccioni nessun dubbio, qualche incertezza sull’effettiva abilità di quest’ultimo nel trovare le coordinate giuste per disputare un campionato ai massimi livelli. Il giovane tecnico sta trovando i risultati: manca ancora un’impronta, anzi la squadra è piuttosto camaleontica e, dopo un inizio balbettante, ora gode anche di diverse alternative per trovare la via del gol. Il Bologna fatica rispetto alla seconda metà della scorsa stagione, Pioli non trova contromisure.
LE ROMANE: LA LAZIO SI FERMA, LA ROMA E’ UN DISASTRO – All’Artemio Franchi di Firenze la sfida più interessante della giornata: per Fiorentina e Lazio sembra essere un esame di maturità. I viola alle prese con una classifica che non rendeva merito alla qualità di gioco espressa, la Lazio per superare la prova fallita a Napoli. Vince la squadra di Montella e lo fa meritando, tramite una precisa idea di gioco; perde una Lazio svuotata mentalmente dall’impegno europeo e di conseguenza troppo nervosa. Manca comunque qualcosa sotto il profilo strettamente tecnico per restare agganciati all’elite del torneo. Roma sponda giallorossa è già nel caos. “Non siamo in grado di giocare in un modo diverso che non sia questo”, ammette il direttore generale Franco Baldini. Che citiamo perché, dopo la doppia vittoria contro Atalanta e a Genova in rimonta, la sensazione forte è che la Roma avesse imboccato la strada giusta in termini di fiducia e concentrazione: il campo invece lascia in eredità il secondo 2-3 consecutivo in rimonta da un 2-0 a favore. Impossibile in tal modo trovare continuità, gli episodi in stile Marassi rischiano seriamente di restare, appunto, episodi. Male Zeman finora, la dirigenza ha da rivedere diversi investimenti: questa sembra essere la partita che incanala la stagione della Roma su un binario anonimo. Udinese super nella mente: stanchi dall’impegno europeo – la Roma aveva riposato nel frattempo – la reazione è stata straordinaria.
LE ALTRE – OSSIGENO MILAN, MALISSIMO IL TORINO, BARATRO FERRARA – Gli anticipi del sabato raccontano di un Milan troppo opaco ma per una volta vincente: Allegri ringrazia ancora il fenomeno El Shaarawy, abile a sfruttare la crisi rossonera per studiare da campione. Esordio negativo per Del Neri. Scialbo il pareggio tra Siena e Palermo, dove ha prevalso la paura di perdere. Colpaccio del Parma a Torino, buone le trame offensive degli emiliani ma la sensazione è che il Torino sia una squadra costruita male dalla società. Tra Pescara ed Atalanta è un pareggio che serve a smuovere la classifica: Stroppa fa quel che può con un organico abbastanza deficitario, l’Atalanta è la controfigura di quella ammirata nello scoppiettante avvio di stagione di un anno fa. Infine il Cagliari vive un periodo felice sotto la nuova gestione Pulga-Lopez, espugna Genova ed inguaia un Ferrara che oramai ha abituato a partenze con botto poi non confermate da un reale valore.