L'Inter e la scelta di fare a meno dell'ultimo Brozovic - Calcio News 24
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2023

L’Inter e la scelta di fare a meno dell’ultimo Brozovic

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Marcelo Brozovic

Nell’attesa del finale e della risoluzione definitiva, proviamo a fare una riflessione sull’evoluzione di Marcelo dell’ultima stagione

Si gioca ormai sul filo delle ore. Come spesso succede nel calciomercato quando si tratta con club di un altro mondo (e di un’altra capacità di spesa), l’operazione Brozovic tra Inter e Al Nassr sta andando incontro a qualche complicazione, anche se è nell’interesse di tutte e tre le parti coinvolte che si arrivi a una definizione positiva della vicenda. Nell’attesa del finale e della risoluzione definitiva, proviamo a fare una riflessione sull’evoluzione di Marcelo dell’ultima stagione. Perché una cosa non va dimenticata in tutta la storia: il centrocampista croato è stato un giocatore che ha marcato fortemente la natura dell’Inter della sua epoca e anche quest’anno l’insieme delle sue prestazioni va annoverato tra le voci positive. Complessivamente, poi, per ragioni tattiche, per incidenza in molte situazioni e pure per qualche pausa di troppo, si deve dare il giusto spazio a ciò che è stato Brozo lungo 8 anni, con diversi mister ed esiti non sovrapponibili.

A imporre una riflessione non sono tanto le ragioni celebrative, che certo uno spazio avranno al momento dei saluti; piuttosto sarà importante capire che tipo di vuoto lascerà in mezzo al campo, anche se il possibile investimento dei soldi ricevuti dall’Arabia in direzione Frattesi fa pensare che la soluzione interna, ovvero la promozione di Calhanoglu a regista definitivo e non più nelle veci di, sarà quella sulla quale si andrà a strutturare la squadra che inizierà a lavorare tra pochi giorni e che va ancora costruita.

Brozovic quest’anno ha vissuto due fasi distinte. Quello della prima parte è apparso tendente allo stinto se non all’opaco, svuotato nelle idee, lontano da quella capacità di lucidità nelle scelte che lo ha contraddistinto spesso. Il finale, però, è stato molto più ricco di prove meritevoli di quanto fossero state le sue responsabilità precedenti. Marcelo ha infilato prestazioni all’altezza da Inter-Lazio in poi, contribuendo al filotto di risultati in campionato, al predominio del centrocampo nel derby di Champions del ritorno e all’esito della finale di Coppa Italia con l’imbucata per il pareggio di Lautaro. Chissà che storia generale – sua, dell’Inter e anche della grande Europa e degli arabi con il denaro pesante – oggi racconteremmo se l’argentino gli avesse ricambiato il favore a Istanbul, quando abbiamo visto Guardiola in ginocchio e non era una metafora.