Cannavaro: «Italia, sarebbe l'ennesima umiliazione non...»
Connect with us

Serie A

Cannavaro sicuro: «Italia, sarebbe l’ennesima umiliazione non andare al Mondiale. Penso che negli anni…»

Avatar di Redazione CalcioNews24

Published

on

Cannavaro

Fabio Cannavaro è uno dei difensori più forti nella storia del calcio. Ecco le dichiarazioni dell’ex Campione del Mondo

Fabio Cannavaro, uno dei difensori più forti della storia del calcio, ha parlato a giornalisti e tifosi a Napoli. Nella città che lo ha visto ragazzino e riaccolto da adulto, l’ex Pallone d’Oro ha voglia di raccontarsi a tutto campo. Ecco le battute riprese oggi dal Corriere dello Sport.

L’ITALIA E IL MONDIALE «Sarebbe umiliante se non ci fossimo. Faccio il tifo per Gigi e Rino, spero di vederli in America. L’Italia deve fare il Mondiale: eravamo la Nazionale del “wow”, ora siamo quelli del “mamma mia” e non va bene. Il fatto che io sia stato scelto senza fare le qualificazioni ha fatto rumore, ma la mia è una nazionale di terza-quarta fascia che per la prima volta va al Mondiale».

LA VOGLIA DI ALLENARE E LA PANCHINA AZZURRA «Nessun però, ho la mia storia e la conosco. Si è parlato di me, di De Rossi… poi hanno scelto Gattuso, un bravissimo allenatore e un ragazzo eccezionale. Non ha solo grinta e forza, ma è anche uno che studia. Magari non tutti mi vedono come allenatore, forse sono ancora considerato un uomo immagine… In ogni caso io continuo a lavorare, non mollo e giro il mondo. Mi piace fare l’allenatore e mi ero scocciato di aspettare».

UN PERSONAGGIO “SCOMODO” «Io so fare solo una cosa: lavorare. Poi in Italia fa fatica gente come Maldini, Totti e Del Piero, ma il fatto che siamo stati dei grandi giocatori non vuol dire che non possiamo fare altro».

LA SCELTA DELL’UZBEKISTAN «Le cifre non sono quelle che qualcuno ha tirato fuori, posso dire che fortunatamente i soldi li ho guadagnati anche da calciatore. Anzi, se è per quello potevo stare anche a casa. Ho voluto mettermi in gioco e fare esperienza. Il Mondiale resta una delle cose più importanti per chi fa calcio, già essere nella saletta con tutti i ct è stato emozionante».

IL CENTRO PARADISO DI SOCCAVO «Ogni volta che entro nel centro mi emoziono. È la storia di tutti noi, del Napoli, di Diego, dei ragazzini che eravamo e di quelli che ci saranno. L’ho preso per questo».

LA SERIE A «Per me è il campionato più interessante perché capisci che da ragazzino quando marcavo mi dicevano che dovevo seguire la punta anche in bagno. Poi ci sono anche tante cose negative».

LA SUPERCOPPA «Con questa formula, che non mi fa impazzire, non c’è una favorita. Il Napoli ce la può fare. Ripeto: nonostante tutta l’emergenza Conte sta sempre lì. E questo qualcosa vorrà dire. Faccio fatica a comprendere le critiche, davvero. Posso capire che il Napoli soffra i tanti impegni, ma i risultati parlano. Le chiacchiere lasciano il tempo che trovano, Antonio è Antonio».

CONTE «Martello. E vincente».

ALLEGRI «Una volpe».

CHIVU «Serio e bravo. Si dice che è inesperto, ma sta da una vita nel calcio. Mica faceva il salumiere…».

SPALLETTI «Mi fa impazzire. È un punto di riferimento».

LA ROMA DI GASPERINI «Forte, anche senza una punta di altissimo livello sta lì. Gasperini è molto esigente, mi ricorda Capello e sappiamo cosa ha fatto a Roma».

DOVEVA ANDARE ALLA ROMA NEL 2001 «Sì, con Buffon e Thuram. Ma poi Sensi fece i conti e capì che era complicato, se non impossibile, prendere tutti e tre. Penso che abbia fatto il bene della Roma».

CHI GLI PIACE «Mi piacciono il Bologna di Italiano, Grosso sta facendo bene a Sassuolo e poi c’è De Rossi con il Genoa e Gila al Pisa… Insomma, noi ragazzi di Lippi ci diamo da fare».