Chivu Inter, scatenato nel finale contro l’Atalanta: uno show a bordocampo tra urla, indicazioni e tensione alle stelle
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Chivu Inter, scatenato nel finale contro l’Atalanta: uno show a bordocampo tra urla, indicazioni e tensione alle stelle

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Chivu Inter, un finale da film: il tecnico trasforma la panchina in un palcoscenico di emozioni e frenesia contro l’Atalanta

Cristian Chivu è stato protagonista di un vero e proprio spettacolo negli ultimi minuti della sfida di domenica sera tra Inter e Atalanta. Le riprese della Bordo CAM di DAZN hanno mostrato senza filtri il coinvolgimento totale del tecnico romeno, trasformato in un direttore d’orchestra che vive ogni secondo con un’intensità quasi febbrile.

Tutto prende il via quando Yann Bisseck decide di non andare in pressione su Gianluca Scamacca, lasciandogli il tempo per controllare il pallone. Chivu reagisce con una mezza piroetta nervosa, poi richiama immediatamente tutta la linea difensiva, ordinando alla squadra di alzarsi. «Dobbiamo stare alti», grida verso Manuel Akanji, a conferma della sua attenzione maniacale alle distanze.

Pochi istanti dopo, il tecnico si confronta con Aleksandar Kolarov e Mario Cecchi per leggere il cambio di strategia dell’Atalanta. La decisione arriva in un lampo:

«Metto Mkhitaryan esterno e Frattesi di là».

Chiama Davide Frattesi, pretende che i cambi siano immediati. Quando si accorge che il doppio ingresso con El Bilal Diouf non è ancora pronto, esplode: «Cambio! Veloce!», urla furioso verso la panchina.

La tensione sale ancora nel finale. Prima del recupero, Chivu inizia una lotta personale con il giaccone: se lo toglie, se lo rimette, mentre all’87’ parte il cross per Lazar Samardzic. È stremato, si appoggia alla balaustra, continua a combattere anche con la giacca. Ogni dettaglio lo manda fuori giri: persino una palla persa da Diouf scatena una reazione rabbiosa.

In un’azione sulla fascia, finisce addirittura sui cartelloni pubblicitari e, per evitare Bernasconi, rischia di farsi male.

«Mi sa che mi sono stirato», confessa alla panchina, esausto ma ancora totalmente immerso nella partita.

Un finale che vale più di qualsiasi analisi tattica: Chivu vive la gara con tutto se stesso, fino all’ultimo respiro. E contro l’Atalanta ha mostrato nel modo più evidente cosa significhi il suo calcio: intensità assoluta, cura ossessiva dei dettagli e una leadership che nasce – e si alimenta – direttamente dal bordo del campo.

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