2014
Sottil: «Europa League, Torino chiudi la pratica. Quagliarella »
Lex difensore del Torino ricorda il suo debutto in Coppa UEFA e parla dellattuale squadra guidata da Ventura
Dopo circa venti anni a Torino si torna a respirare aria di Europa. Questa sera, infatti, allo Stadio Olimpico, i granata affronteranno gli svedesi del Brommapojkarna. I rossoneri, già asfaltati nella gara di andata per tre reti a zero, non tireranno di certo il piede indietro. Dopotutto, il preliminare della competizione europea non è ancora finito. Tuttavia, il Toro di Giampiero Ventura è pronto a dare battaglia perché dinanzi al proprio pubblico vorrà ben figurare. Per parlare della gara di stasera, la redazione di CalcioNews24.com ha contattato Andrea Sottil, ex difensore dei granata che venti anni fa giocò in Coppa Uefa.
Il Torino ha praticamente quasi superato il turno, ma la qualificazione è in tasca. All’andata la vittoria fu di 0-3…
«Il Torino deve solo chiudere una pratica, il risultato parla chiaro. Conoscendo Ventura e la piazza, soprattutto per la prima gara ufficiale in casa, ci sarà grande attesa ed entusiasmo. Non snobberà l’impegno e il Toro onorerà la partita. Allo stadio, nonostante il periodo, ci sarà grande affluenza».
Conosciamo tutti lo Stadio Olimpico quando si gioca il campionato, ma quando c’è una competizione europea invece?
«All’Olimpico ci saranno dei tifosi veri, passionali e calorosi. I sostenitori granata sono una merce rara. Io sono stato al Torino quindici anni, so cosa vuol dire onorare la maglia. Sarà un bell’appuntamento, l’Europa manca da tanti anni. La gente accorrerà numerosa e cercherà di incitare la squadra. L’Olimpico è stato palcoscenico di tante sfide importanti sia del Torino che della Juve».
E proprio con il Torino lei esordì in Coppa Uefa da giovanissimo…
«Ero molto giovane, appena diciottenne, e affacciarsi ad una competizione del genere era una grande cosa. Ricordo la trasferta in Russia, ma soprattutto la partita contro un grande Arsenal fatto da Seaman, Campbell, Dixon e tanti altri giocatori. Per me era un momento magico, ricordi indelebili. È un’esperienza che auguro a ogni ragazzo che ambisca ad arrivare a certi livelli. Il nostro calcio, seppur con qualche problema, ha sempre il suo blasone».
In attacco non ci sarà Ciro Immobile, ma Fabio Quagliarella. Un giocatore che tutti conosciamo…
«Immobile ha dimostrato di essere un grande attaccante, facendo numeri importanti, ma il Torino si è cautelato con Quagliarella. Fabio è un giocatore che mi piace, arriva nel pieno della maturità calcistica. È molto bravo, ha la capacità di fare gol e come lui ce ne sono pochi. Sa calciare al volo e centrare la porta in una maniera molto difficile. Alla Juventus non è stato un protagonista e l’esperienza al Torino, anche per via dell’Europa League, può permettergli di riscattarsi».