Diario Mondiale, pagina due

Mentre si parlava del Mondiale dei Mondiali, del delirio al Maracanà, di un appuntamento imperdibile, poco prima che iniziasse ho pensato: e se fosse noiosissimo come in Sudafrica? Sono bastate quattro partite per capire che nella terra del calcio, del divertimento e dei colori, non potesse che essere un Mondiale spaziale. La perla di Messi ha concluso i numeri della roulette, è stato il 36esimo sigillo del mondiale. Forse il più bello, certamente il più atteso. L’Argentina ha giocato male, Messi peggio, per 60 minuti. Ma se dentro di te si muove una forza superiore, o sei Kawhi Leonard e hai appena scherzato i Miami Heat nelle finali Nba, oppure, se giochi a calcio, sei Lionel Andres Messi. La rete alla Messi, di Messi, impreziosisce una serie di giocate di campioni come Benzema, Robben, Van Persie, Neymar, James Rodriguez che hanno incantato il mondo. Siamo solo alle gare d’esordio, la strada è lunga e c’è un equilibrio insolito. Nessuna schiacciasassi, ma tante, tantissime ottime squadre. Dalle solite note, alle outsider Cile, Colombia, Belgio, Costa D’Avorio. Un livello medio molto alto che renderà spettacolari ottavi e quarti.

È il Mondiale dei Mondiali: passione, gol e divertimento al ritmo doppio rispetto al Sudafrica. Godiamocelo, godetevelo, perché succede ogni quattro anni e non sempre è così bello.

Ci sentiamo presto, bom dia!