2014
Napoli, è una stagione da 6.5: dal tacco di Zuniga ai 10 secondi di Pandev
Lanalisi, punto per punto, dellannata degli uomini di Benitez
SERIE A NAPOLI BENITEZ – Stagione contrastante la prima del tecnico spagnolo sulla panchina partenopea: se le enormi attese in campionato – alimentate proprio dalle dichiarazioni iniziali di Benitez in coro con quelle intonate da società e calciatori più rappresentativi – sono state in buona parte frustrate, è differente il discorso relativo alle coppe. Analizziamo i tre filoni della stagione del Napoli.
CAMPIONATO – Così è così: non si può parlare di fallimento perché il traguardo minimo – la qualificazione alla prossima edizione della Champions League – seppur per via indiretta è stato centrato. Il Napoli però, già proveniente da un secondo posto e dopo l’aumento del monte ingaggi registrato nell’ultima estate, puntava all’affermazione definitiva: discontinuità, problemi complessivi di equilibrio ed inattesi deficit di personalità nei momenti chiave della stagione hanno minato un cammino che ha poi condotto soltanto ad un terzo posto. E con distacchi enormi da Roma e Juventus in termini di punteggio. Anche il gioco a dire il vero, se all’inizio era stato eccellente, ha poi subito un’inversione: strano, era lecito ipotizzare il contrario e dunque un avvio difficile (infinite novità) con proseguimento brillante. Dal lato monte ingaggi il Napoli – al quinto posto della speciale graduatoria – è assolutamente in linea con i risultati, ma è al corrente di non aver alimentato la traiettoria di crescita. Il prossimo calciomercato dovrà intervenire in maniera profonda e strutturare sui limiti: anche Benitez avrà conosciuto meglio il campionato italiano e dovrà godere di strumenti più adeguati per aprire un ciclo vincente. Ah, la sensazione forte è che quella volata di Pandev – all’Olimpico nella gara d’andata con la Roma, sul risultato di 0-0 – abbia quantomeno deviato l’inerzia del campionato. Dieci secondi, vissuti tutti d’un fiato da chi ha a cuore le vicende partenopee. Voto: 5.5
EUROPA – Strepitoso, strepitoso il cammino in Champions League: eliminazione talmente fatale da scomodare il rammarico dei vertici dell’Uefa, un’innocua quanto evitabile autorete di Zuniga nella sfida casalinga con il Borussia Dortmund per intenderci è poi costato lo svantaggio in termini di differenza reti. Dodici punti nel ribattezzato girone di ferro ottenuti grazie ad un calcio spettacolare quanto maturo: non pensate mai un momento che l’incredibile eliminazione non abbia poi pesato sul morale dei calciatori per l’intero arco della stagione. Bonus di credibilità però parzialmente offuscato dalla brutta eliminazione in Europa League subita per mano di un Porto tutt’altro che irresistibile: andata scellerata, ritorno da pivelli. Ma gli uomini di Benitez avrebbero avuto le carte in regola per centrare almeno le semifinali della competizione: enorme fu la confusione sugli obiettivi, quando tutto sembrava propendere per il cammino internazionale – con la Roma troppo distante – il tecnico spagnolo parlò del secondo posto come meta più ambita. Dubbi. Voto: 6.5
COPPA ITALIA – Un titulo, per dirla alla Josè Mourinho: il Napoli vince la Coppa Italia dopo aver eliminato Atalanta ma soprattutto Lazio, Roma e Fiorentina in finale. Dunque un cammino tutt’altro che agevole elevato dal pesante 3-0 casalingo inflitto ai giallorossi, autori di un campionato sensazionale e fattore che dunque avvalora ulteriormente la vittoria partenopea. Rafa Benitez, mettetela come volete, centra un titolo al primo anno alla guida del Napoli e si mette in pole position per aprire un ciclo vincente: vincere aiuta a vincere, dicono quelli bravi, ma risulta effettivamente così. Ogni gruppo che si rispetti – e dalle ambizioni che si rispettino – ha bisogno di linfa vitale per alimentare coesione e coraggio. Per elevare l’asticella insomma. E questa coppa lascia intravedere un futuro sorridente: ora anticipare i tempi per non lasciarsi trovare impreparati. Accedere alla Champions il primo enorme banco di prova. Voto: 9
PONDERAZIONE – Campionato e fronte internazionale valgono giocoforza più della Coppa Italia nel bilancio di una stagione: se diamo come pesi 2.5 a Campionato ed Europa, 1 alla Coppa Italia – e come voti confermiamo 5.5 per il campionato, 6.5 per l’Europa e 9 per la Coppa Italia – il risultato della media ponderata è un buon 6.5. Una base importante sulla quale edificare.