Gentile: «In causa con la FIGC, il mio erede…»

GENTILE CAMPAGNARO FIGC – Claudio Gentile non si vede su una panchina prestigiosa ormai da sette anni, quando lasciò la guida della Nazionale Under 21, e tutto è nato da un malinteso con la FIGC, di cui si discute ancora oggi sul piano giuridico. Ma ecco le dichiarazioni rilasciate in merito dallo stesso Gentile, intervistato per l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport: «Nel 2006 sono c.t. dell’Under 21. Dopo il Mondiale un grande club mi vuole (la Juve, n.d.r.). Avviso la federazione che mi dice di aspettare. Poi Donadoni diventa c.t. e Casiraghi prende il mio posto all’Under. Ho una causa in corso con la Figc: se allenassi non mi potrei rivolgere a un giudice civile.»

CAMPAGNARO EREDE – «Il mio erede? Facile dire i tre juventini in Nazionale – ha proseguito Gentile – . Mi pare che Campagnaro abbia carattere e personalità per sistemare un reparto. La mia fama di cattivo? Mi manda in bestia. In carriera, una sola espulsione, per fallo di mano, Bruges-Juve di Coppa Campioni. Mai fatto male a nessuno. Zico lo dice. E Schumacher su Battiston? E De Jong? E Goicoechea? Io cattivo? No, ignorante chi lo dice.»