2013
Esclusiva Il doppio ex Galderisi: «Mandorlini, punta su Martinho. Juve? Da rivedere la fase realizzativa»
Passato l’impegno di Champions League, la Juventus torna in campo per il prossimo turno di Serie A. All’orizzonte c’è l’Hellas Verona di Andrea Mandorlini, una squadra tosta che ha già collezionato due vittorie. Gli scaligeri sono da prendere con le pinze, Antonio Conte sta già studiando schemi, moduli e tattiche in vista di domenica pomeriggio. La redazione di CalcioNews24.com ha contattato in esclusiva Giuseppe Galderisi, doppio ex di Juve e Verona, che ha giocato in anticipo il match per noi.
Dopo il pareggio contro il Copenaghen, la Juventus ritorna in campionato. C’è l’Hellas Verona, una squadra che conosce molto bene…
«Si, sono due ambienti che ho vissuto in modo molto intenso. Sono legato sia alla Juventus, dove sono stato da 13 fino a 20 anni. E’ stata una crescita importante sotto tutti i punti di vista. Verona mi ha regalato tante emozioni. I bianconeri hanno dimostrato che in Champions hanno la cattiveria giusta per creare le giuste palle gol, con ritmi alti. E’ una partita difficile per l’Hellas, ma non hanno niente da perdere. Fossi in Mandorlini me l’andrei a giocare mettendo in preventivo che allo Juventus Stadium qualche punto si può lasciare».
Torino e Verona, due piazze indelebili nel suo cuore. Quanti ricordi…
«Ce ne sono tantissimi: con l’Hellas Verona ricordo la vittoria dello scudetto a Bergamo e il successo per 2-3 a Belgrado in Coppa Uefa. A Torino non posso non dimenticare il primo scudetto e la notte insonne con Gabriele Pin quando il giorno dopo esordì. I due ambienti mi hanno dato molto, anche a livello di tifoseria».
Delle tre neo-promosse, l’Hellas Verona si sta rivelando la vera e propria sorpresa…
«Ho visto giocare il Verona al Bentegodi contro il Milan, ha fatto una grande gara, l’ha letta bene. Certi risultati non arrivano per caso. L’Hellas ha fatto una buona prestazione anche a Roma, fino al gol di Maicon. Gli scaligeri sono una buona squadra che deve chiudere bene gli spazi e giocare bene tra le due linee di centrocampo e difesa. Mandorlini deve puntare su Raphael Martinho, il brasiliano ha facilità di corsa e un buon piede. Contro la Juventus il Verona dovrà rischiare qualcosa come ha fatto contro il Milan, altrimenti è difficile portare a casa qualche punto».
Che Juventus deve aspettarsi il Verona?
«La Juventus quando gioca tra le mura amiche difficilmente fa uscire gli avversari fuori dalla loro metà campo, questa è difficoltà. I bianconeri giocano a grandi ritmi, scalando in avanti e palla alta, non dà la possibilità di giocare in serenità. L’Hellas dovrà aspettarsi una Juve arrabbiata, i giocatori saranno ancora incazzati dopo tutti quei gol sbagliati. Da allenatore sarei solo entusiasta per le occasioni avute, ma c’è da lavorare sulla fase realizzativa».
Juventus-Hellas Verona, che partita dobbiamo aspettarci?
«Difficile per entrambe le squadre, complicata. Chi ha da perdere è la Juventus, per questo ci vorrà una squadra cattiva, nel senso sportivo, che deve sfruttare al massimo gli episodi. Il Verona non deve pensare solo a distruggere, ma deve pensare anche a ripartire perché ha le caratteristiche per poterlo fare».
Il Verona parte con l’obiettivo della salvezza, ma dove crede che può arrivare a fine campionato?
«Io credo che il Verona per mentalità e per il lavoro che c’è dietro ha una base solida. Sono arrivati giocatori importanti con esperienza e qualità, Mandorlini ha materiale per continuare a fare bene. L’avvio degli scaligeri è tanta roba perché hanno vinto col Milan e con il Sassuolo, due partite difficili. Credo che il Verona è la vera sorpresa e farà un buon campionato anche grazie alla tifoseria che ha».
Juventus sempre in lotta scudetto, ma attualmente al comando c’è il Napoli…
«Il Napoli delle ultime partite sta crescendo tantissimo. Quando Fiorentina, Roma e Milan staranno molto bene sarà un campionato più difficile, anche se la Juventus ha qualcosa in più».