2013
Il mercato della Roma: lo strano diktat presidenziale e la pezza di Sabatini
Il pagellone del calciomercato giallorosso
CALCIOMERCATO ROMA PAGELLE – Terminata la sessione estiva di calciomercato è tempo di far parlare il campo: ecco intanto un’analisi di quanto effettuato dalla dirigenza giallorossa in chiave mercato.
ANDAMENTO GENERALE DEL MERCATO – Contrastante in seguito agli altalenanti diktat presidenziali: si è parlato inizialmente di un budget pari ad oltre trenta milioni di euro per invertire la tendenza negativa delle prime due stagioni del nuovo corso statunitense. Poi al contrario della necessità di terminare la sessione di mercato in attivo: da questo cardine l’opinione sull’operato del direttore sportivo Walter Sabatini non può che essere positiva. Attivo record – ben 38.610.000 euro – e squadra comunque competitiva: ceduti alla grande Marquinhos e Lamela – rispettivamente a Psg e Tottenham per 31.4 e 35 milioni complessivi tra base fissa e bonus – il dirigente giallorosso ha saputo trovare sul mercato le contromisure giuste rispettando l’imposizione societaria.
IL MIGLIORE ACQUISTO – Adem Ljajic. La tentazione nell’indicare quel Maicon a parametro zero è stata forte, ma l’ex calciatore della Fiorentina rappresenta un investimento eccezionale in ottica futura. A patto che non si proceda come con Marquinhos e Lamela e dunque, dopo aver creato un giocatore vero da un potenziale talento, procedere a cessione. Il colpo Ljajic è stata la classica occasione presa a volo, bene Sabatini nell’essere tempestivo e sostituire Lamela con un calciatore di pari talento e ricavare ben 20 milioni di plusvalenza: la differenza tra i 35 dell’argentino e i 15 del serbo. Classe 1991, in gol all’esordio – e che gol! – e dunque predestinato.
COSA SI POTEVA FARE DI PIU’ – Considerando l’ordine impartito dall’alto ben poco, ma di certo la squadra non può considerarsi completa: in primis manca un attaccante di peso e tale carenza non è roba da poco. Di fatto Osvaldo non è stato sostituito e, difetti caratteriali a parte (giusta la cessione), mancano chili, centimetri e gol al pacchetto offensivo giallorosso. Capitan Totti non è quel genere di centravanti e mai lo sarà, su Destro il mistero inerente alle sue condizioni fisiche è sempre più fitto e dunque l’uomo mercato della scorsa estate non può giocoforza rappresentare una certezza. Opinione del tutto personale è che manchi anche un marcatore centrale veloce ed un portiere più affidabile, ma questi sono limiti non incolmabili considerando l’assenza dalle coppe europee. Il centravanti invece manca eccome e i soldi c’erano. Ammesso che Borriello…
IL VOTO: 6.5 – Va ricordata la circostanza: obbligo di chiudere in attivo. Difficile chiedere di più dunque a Walter Sabatini considerando la rosa messa a disposizione di Garcia e le prime incoraggianti uscite ufficiali. Sul giudizio pesa però il downgrade delle ambizioni presidenziali: dopo due annate frustranti per la piazza giallorossa era lecito attendersi un’inversione di tendenza che sarebbe dovuta inevitabilmente passare anche da un budget accettabile. O quantomeno il pareggio di bilancio. La Roma ha guadagnato quasi 40 milioni dall’ultima campagna acquisti partendo dal deludente sesto posto di qualche mese fa: qual è dunque la mission aziendale? Si attendono risposte. Ad oggi Sabatini – dopo aver lasciato molto a desiderare nella scorsa stagione soprattutto sotto il profilo della comunicazione – ci ha messo una bella pezza.