2012
Verona, Mandorlini: “Mi odiano perchè vinco, il coro ai terroni…”
VERONA MANDORLINI SALERNITANA LIVORNO MOROSINI – Andrea Mandorlini è stato intervistato per l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, sfoggiando il proverbiale carattere e la sua oratoria. Il tecnico del Verona, finito spesso nel bersaglio di stampa e tifosi per il suo atteggiamento, ha fatto capire che l’odio provato dai suoi avversari è legato alle vittorie sul campo, e non ai suoi eccessi: “Quando giocavo ero scontroso e mi facevo gli affari miei. Prendevo brutti voti anche all’Inter, quando abbiamo vinto lo scudetto, e reagivo senza salutare nessuno, non mi importava nulla. Io non sono ipocrita, dico quello che penso. Come Mourinho e Zeman. I miei modelli sono Mazzone e Trapattoni, due uomini veri. Se sono antipatico agli occhi degli avversari? Io non mi diverto. Dico cose che mi fanno sembrare così, ma non ci tengo di sicuro. Ci metto sempre la faccia, non sono ipocrita. Forse io e il Verona siamo antipatici perché vinciamo tanto e siamo difficili da mettere sotto. Ma è giusto spiegare. Il coro sui terroni? Chiedo scusa, non volevo offendere. E’ stata una goliardata, un coro che facevano i giocatori al rientro da Salerno. Prima di quella partita avevo ricevuto minacce di morte, mi avevano consigliato di farmi accompagnare a casa la sera, di stare attento. Con ironia, un mese e mezzo dopo, ho cantato quella canzone con i tifosi. Gli scontri con i livornesi? Quei tifosi odiano me, per quel campionato con lo Spezia e il Verona. Non era la prima volta che andavo a Livorno, ho sempre preso valanghe di insulti. Io non ho detto che li odio. Mi hanno detto che ho esultato mostrando il dito medio, ma io esulto sempre alzando gli indici al cielo: gli indici, capito? I cori degli ultras su Morosini? Vergognoso collegare le due cose: quei dieci deficienti hanno fatto una cosa assurda. Ci sta caricare una partita, ma generare violenza no. Infatti il giudice sportivo non ha preso provvedimenti. I tifosi stanno con me perché vinco le partite, non per le cose che dico. Ovunque sono stato ho vinto e fatto cose importanti, ma per cosa mi ricordano? Perché ho cantato “Ti amo terrone”. La corsa alla promozione? Noi e il Sassuolo siamo favoriti: non me ne vogliano quelli di Livorno. Credo ancora nel Padova, mi piace il Cittadella, mi aspettavo di più dal Novara.“