Pescara, Sebastiani: “Piazza bella, ma si enfatizza troppo”

PESCARA SEBASTIANI – Daniele Sebastiani, per una volta, sposta l’attenzione delle sue dichiarazioni, lasciando in pace il suo tecnico Giovanni Stroppa e scagliandosi contro i tifosi. Il patron del Pescara, in un’intervista riportata stamani sul Corriere dello Sport, ha parlato delle tante critiche ricevute per la campagna acquisti e per la gestione della rosa, dopo la fantastica promozione ottenuta nella passata stagione: “Preferisco incontrare a viso aperto i tifosi, piuttosto che sorbirmi i criticoni da tastiera che scrivono sul web: cose che non stanno né in cielo né in terra. Nel calcio, come nella vita, ci sono momenti belli e brutti ed entrambi andrebbero affrontati con equilibrio. Pescara è una bella piazza, ma ha la tendenza ad enfatizzare. C’è uno zoccolo duro di tifoseria sempre presente, poi ci sono quelli che vengono allo stadio solo quando c’è il sole, arriva la Juve o le loro mogli in quel giorno non rompono. Sono quelli che fanno più rumore, d’altronde appartengono alla grande schiera dei 56 milioni di allenatori italiani. Non ho intenzione di mollare, però ora capisco perché nessuno dei grandi imprenditori si è mai avvicinato preferendo guardare le partite in televisione. Hanno insinuato che avremmo fatto un mercato da bidelli, però ricordo a tutti che i bidelli vi hanno portato in serie A. Troppe scommesse? Certo, potevamo fare meglio, ma esistono delle storie che vanno costruite nel tempo, pagina dopo pagina, invece qualcuno salta direttamente dalla prima allultima. Non ci vogliono i fenomeni per comprare Ibrahimovic, servono i soldi. Ma a volte non bastano, perché a parità di condizioni economiche subentra la storia. I giocatori buoni li conosciamo anche noi. Pensate che non abbiamo provato a prendere Pizarro, Maresca, Natali o Floccari? Loro hanno preferito club con più storia. I miei soci ed io stiamo lavorando in quella direzione, affinché tra qualche anno i giocatori facciano a gara per venire a Pescara. Purtroppo la gente vuole guardare solo avanti, invece, bisogna anche guardare di lato altrimenti può capitare di trovare un muro e ti ci schianti.“