Milan, Robinho: "Anche noi per lo scudetto. Santos.." - Calcio News 24
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2012

Milan, Robinho: “Anche noi per lo scudetto. Santos..”

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MILAN ROBINHO«Oggi sono proprio stanco. Stamane solo lavoro aerobico, niente palla. E senza palla noi brasiliani ci stanchiamo», scherza Robinho, nonostante il difficile momento che sta attraversando il Milan. L’attaccante brasiliano resta ottimista, come dimostrano le dichiarazioni rilasciate nell’intervista per la Gazzetta dello Sport.

Robinho, come sta vivendo il momento difficile del suo allenatore?
«E’ dura, e lo sarà fin quando la squadra non ricomincerà davvero a vincere. Se è in difficoltà lui, di conseguenza lo siamo anche noi. Ma il calcio insegna che le cose cambiano in fretta: bastano due-tre partite di fila ben fatte e ti rimetti in sesto. Con l’Inter meritavamo di vincere ed è un peccato che subito dopo ci sia stata la sosta: così pesa molto di più».

Allegri dà l’idea di essere particolarmente nervoso in questo periodo?
«Io lo vedo normale. L’approccio con la squadra è il solito. Certo, mi spiace che stia attraversando un periodo del genere, pieno di voci sul suo conto. Lui è il mio comandante. Per aiutarlo conosco un unico rimedio: lavorare sodo per lui, per noi e per i tifosi».

Lei magari starà patendo in modo particolare: con Allegri ha sempre avuto un’intesa speciale.
«Non capisco da dove nasca questa storia. Non sono un suo protetto, come sento dire spesso. E’ semplicemente un grande tecnico e noi siamo sempre con lui, gli vogliamo bene. Ma il Milan è uno solo, non ci sono giocatori prediletti».

Abbiati ha detto che Allegri ha le qualità per restare a lungo su questa panchina.
«Christian ha ragione. Il mister è in grado di rimanere molti anni. A tutti gli allenatori capita un momento di difficoltà, ma poi riprendi a vince-re. Sarà così anche per lui, e quindi anche per noi».

A proposito di progetti: il Santos bussa deciso alla sua porta tutti i mesi e a volte lei non sembra indifferente…
«Non so se il Santos abbia davvero fatto un’offerta per me, è stata la mia prima squadra e con loro ho un bellissimo rapporto. A me però piace parlare del presente e il presente dice che sono felice di essere al Milan, perché il Milan mi fa sentire importante».

Quanto importante? Il suo contratto scadrà nel 2014: dopo che cosa succede?
«Mi piacerebbe restare ancora in rossonero. Anche per altri dieci anni».

Esagerato. Magari verrà sacrificato anche lei in nome del bilancio come Ibrahimovic e Thiago Silva.
«Due giocatori spettacolari, che ci mancheranno molto. Comunque le parole affettuose di Ibra sul Milan non mi sorprendono: in questo club ti fanno sentire un re. Thiago invece a Parigi è felice, ma io lo rivorrei indietro. Quando qualche tempo fa è venuto a curarsi a Milanello gli abbiamo detto “dai, resta con noi”. Purtroppo non poteva darci retta».

Avete anche fatto una foto tutta brasiliana in piscina assieme a Pato.Come procede il ragazzo?
«Tornerà più forte di prima. Al Milan serve molto per le sue caratteristiche e qualità individuali. Prego solo che non si infortuni più, è una cosa troppo triste stare senza calcio».

E anche senza nazionale. In quanto tempo conta di recuperarla?
«L’obiettivo è ovviamente il Mondiale in Brasile, che sarà una grandissima festa. Il Milan sarà la mia vetrina per tornare nel giro della Seleçao».

A che punto è il suo recupero?
«In questo momento sono al 40 per cento del mio potenziale. Ovviamente più gioco e metto minuti nelle gambe, meglio è. Sto lavorando per tornare a giocare tutta la partita».

Messaggio ad Allegri recapitato. Per caso ha intenzione di risolvere il problema del gol che sta affliggendo l’attacco?
«Sappiamo bene le nostre responsabilità, bisogna solo lavorare di più. Con la Lazio ricominceremo a essere il fortissimo reparto che tutti conoscono. Siamo in grado di essere competitivi fin dalla prossima partita, e dovrà essere così: il calcio non aspetta nessuno e siamo già a metà ottobre».

E il Milan quanto dovrà ancora attendere il vero Robinho?
«Ho passato molto tempo senza giocare e non ci sono abituato. Questo è stato il mio primo infortunio muscolare serio. Ma dalla prossima sfida spero tanto che torni il Robinho dell’anno dello scudetto».

Scudetto sembrerebbe una parola ormai abolita nel vostro dizionario.
«Mi darete del pazzo, ma per me non è una follia pensare che il Milan vinca il campionato. La squadra per riuscirci ce l’abbiamo».

Le piace il nuovo 4-2-3-1?
«Ho già giocato così sia a Madrid, sia in nazionale. Non è semplice da attuare ma è un bel sistema. Dobbiamo farcelo entrare in testa il prima possibile. Il nostro segreto dovrà essere l’abilità di variare a gara in corso, questa squadra è in grado di adottare svariati sistemi. A me piace anche il 4-3-3. Basta che io sia in campo..».

Un ottimista nato.
«Per carattere io, quando le cose non vanno bene, sono portato a lavorare di più, ma sempre con allegria, entusiasmo e il sorriso sulla bocca. Questa è la mia unica ricetta».