Calcioscommesse, fronte Bari: cosa rischiano Conte e Ranocchia?

CALCIOSCOMMESSE JUVENTUS CONTE INTER RANOCCHIA – Si infittisce ulteriormente lo scandalo del calcioscommesse, che ora è pronto tornare alla ribalta per due partite del Bari: quella giocata (e persa) con il Treviso nel maggio 2008 e quella giocata (e persa) nel maggio 2009 con la Salernitana. Come riportato da Tuttosport, emergono dall’interrogatorio di Andrea Masiello alcuni passaggi importanti, che rischiano di mettere nei guai, ad esempio, Gillet, Barreto, Santoruvo, Belmonte e Ranocchia. L’ex calciatore del Bari, infatti, ha ammesso di aver ricevuto 160 mila euro per perdere a Salerno, soldi che sono stati distribuiti a tutti nello spogliatoio. Tutti a parte Alessandro Gazzi, che non avrebbe preso soldi perché contrario al discorso della combine, ma comunque a conoscenza dell’accordo. Questo è un nodo cruciale della vicenda, perchè questo discorso, affrontato in una riunione in palestra, non è stato confermato dagli altri indagati. Per il centrocampista del Torino, dunque, si profila un’omessa denuncia, per Andrea Ranocchia, che avrebbe ricevuto i soldi salvo poi girari a Iacovelli, potrebbe aprirsi l’accusa di illecito, mentre la posizione di Gillet è una delle più complesse, perchè avrebbe organizzato la combine con i senatori e diviso i soldi, ma ci sono delle deposizioni che illustrano un’immagine pulita del portiere, che potrebbe essere accusato di omessa denuncia. Per quanto riguarda, invece, l’allora allenatore del Bari, Antonio Conte, i giocatori hanno escluso che sapesse qualcosa, precisando di aver tenuto il tecnico all’oscuro di tutto, a parte uno che ha dichiarato che Conte avrebbe raccomandato la squadra di impegnarsi e vincere la partita, quasi avesse capito qualcosa. Un base molto fragile sulla quale puntare un’accusa di omessa denuncia.