Sampdoria, Garrone: "La gente ci è vicina, l'obiettivo..." - Calcio News 24
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2012

Sampdoria, Garrone: “La gente ci è vicina, l’obiettivo…”

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SAMPDORIA GARRONE – Edoardo Garrone, ospite ieri nella redazione della Gazzetta dello Sport, ha parlato della rinascita della Sampdoria, dopo la clamorosa retrocessione del 2011. Il vice-presidente della formazione blucerchiata ha parlato del rapporto con i tifosi, che si sono abbonati in massa, e degli obiettivi della sua squadra per un futuro radioso: “La gente ha premiato la nostra politica: chi faceva la tessera l’anno scorso in caso di promozione l’avrebbe riavuta allo stesso prezzo. E questo nonostante la retrocessione ci sia costata 25 milioni, tra incassi tv, sponsor e quote partita. Vogliamo costruire uno stadio di proprietà, condizione essenziale per ampliare le entrate e fare un buon mercato. Ho già individuato un’area? Lo aveva fatto mio padre, quella dell’aeroporto, poi bocciata dall’Enav. Ma lo studio dell’architetto Boeri ci aveva fornito altre soluzioni, il Porto, la zona Fiera. Ci stiamo ragionando. Dovrà essere però una struttura in grado di rilanciare l’immagine attualmente appannata di una città che resta bellissima. Entrando dal mare nella baia di Città del Capo la prima cosa che noti è lo stadio. Il nostro simbolo, la Lanterna, verrà affiancato dallo stadio della Sampdoria. Un ritorno futuro in Champions League? Io l’ho sognata da bimbo quando Natale mi portava in gradinata Sud e poi da sponsor, quando ce la soffiò il Barcellona… Mi piacerebbe riprovarci anche se ritengo inimitabile il ciclo Mantovani, proprio per una questione meramente economica: ai tempi il divario fra piccole, medie e grandi non era enorme e quindi si poteva competere per lo scudetto. Oggi è impossibile. Il progetto dell’Udinese come punto di riferimento? Diciamo che se l’Udinese è fantastica nel pescare i talenti, noi possiamo provare a fabbricarli in casa. Oltre ad osservatori bravi e fidati ci occorrerà un centro sportivo più grande di Bogliasco, che non è ampliabile purtroppo. Pensiamo a sette campi, con albergo, foresteria per i ragazzi, uffici… Se ci danno l’area, già individuata, sono pronto ad investire una ventina di milioni per realizzarlo. La scelta del nuovo tecnico? Avevamo puntato su Zeman: un’idea entusiasmante perché lui incarna i nostri valori di pulizia morale, integrità, rispetto delle regole. Ma è stato promosso senza play off e così quando ci siamo ritrovati in A ce lo aveva già soffiato la Roma: nessun rancore anzi gli auguro di vincere lo scudetto e sono convinto che può farcela. Poi venne fuori la pista Benitez, rivelatasi impercorribile poiché Rafa intendeva riscattarsi subito con una squadra da vertice. E allora ecco un poker di candidati: Lucescu jr, Pochettino, Deschamps e Ferrara. Abbiamo scelto l’italiano per integrità morale, la carriera da giocatore, la buona prova con la Under e anche per il suo staff: Peruzzi e Neri sono professionisti di spessore. Un ritorno di Mancini? Beh, l’ha detto lui che intende tornare ed io sarei ben lieto di accoglierlo. Dopo averlo visto vincere tantissimo e guadagnare in proporzione… Palombo andrà in tribuna? No, ha ripreso ad allenarsi. Però siamo stati chiarissimi: è il nono di un centrocampo a tre. Se lo meriterà andrà in campo. Umanamente è una vicenda che colpisce, però io non mi avvicino nemmeno al milione e mezzo netto che lui guadagna all’anno.