2012
Genoa, Frey: “Il problema non ero io”
GENOA FREY – Intervistato dai colleghi della Gazzetta dello Sport, Sebastian Frey ha avuto modo per respingere nuovamente le critiche aspre, ricevute durante la scorsa stagione. Il portiere del Genoa, visibilmente dimagrito, ha fatto capire che i problemi, nella disgraziata annata chiusa con una salvezza striminzita, erano altri: “Un aggettivo per la scorsa stagione? Io la definirei semplicemente paradossale. Non dico altro. Cos’è successo? Ve lo spiego subito. Si è verificato un calo generale nella seconda parte del campionato dovuto a molteplici situazioni, e lì abbiamo iniziato a non riuscire più a vincere per molto tempo. E’ fatale che, quando subentra la paura, e cominci a guardare sempre più da vicino la salvezza, tutto diventi più difficile. E’ stato un finale di stagione molto complicato. L’annata più brutta della mia carriera? Sì, assolutamente. E prova ne sia che l’estate scorsa ho faticato molto a recuperare a livello psicologico. Se analizziamo l’intero campionato, ritengo di avere fatto una grande stagione. Non perfetta, perché quella non esiste. Nel pentolone metto anche il sottoscritto, sia chiaro. Ci può essere la gara in cui uno non è al massimo della forma, ma non credo sia da veri intenditori di calcio attaccarmi in questo modo. Anche all’ultima giornata con il Palermo avevo fatto la mia parte. Accetto la critica, se costruttiva, ma stavolta non sono stato toccato solo come calciatore, e ci sono rimasto proprio male. Sono un ragazzo orgoglioso. Quando mi pongo un obiettivo a livello personale, alla fine lo raggiungo. Sembrava che il problema del Genoa fossi solo io. Dicevano che nella seconda parte della stagione ero sovrappeso di un paio di chilogrammi. Benissimo, ne ho persi dodici. Dicevano che Frey non esce, e in ritiro mi sono concentrato soprattutto sulle uscite. Sono un perfezionista, mi metto in discussione, ma non accetto che mi si consideri un atleta poco serio. Ora farò in modo di non farmi attaccare. Magari, adesso, criticheranno il colore dei miei capelli. Quest’anno c’è un’aria più tranquilla, più sana, positiva. Forse, l’anno scorso, eravamo partiti in maniera un po’ troppo euforica. Anch’io, forse, avevo sbagliato dicendo che c’era il potenziale per arrivare in Europa. Quando non raggiungi gli obiettivi, la gente ti salta addosso. Qui ci sono ragazzi di valore, che hanno fame, consapevoli che per diventare giocatori veri manca loro solo quell’ultimo scalino che il Genoa gli può permettere di salire. La sfida contro la Juve? Paradossalmente queste sono le gare meno complicate da preparare. Tu sai di dover giocare bene, quindi sono fiducioso su questo punto. Ho la convinzione che faremo una gara importante. Non a caso è stata più complicata la partita persa con il Catania.“