Bari, Torrente: "Bell'inizio, ma pensiamo a salvarci" - Calcio News 24
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2012

Bari, Torrente: “Bell’inizio, ma pensiamo a salvarci”

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BARI TORRENTE – Nonostante la vicenda del calcioscommesse e la crisi finanziaria, il Bari è riuscito a realizzare un bell’inizio di campionato, raccogliendo tre vittorie consecutive, che senza i punti di penalizzazione l’avrebbero fatto volare in vetta alla classifica. Vincenzo Torrente, tecnico del club pugliese, parlando a Tuttosport ha invitato tutti alla calma.

Aveva previsto una partenza veloce, però si aspettava tre vittorie di fila?
«A essere sincero no. Lo speravo, questo sì. I ragazzi hanno risposto bene. Siamo partiti benissimo con tre vittorie importanti arrivate da tre ottime prestazioni».

Il Bari ha annullato, in tre partite, sia i 5 punti di penalizzazione comminati per il calcioscommesse, sia i tre che arriveranno nei prossimi giorni, per il mancato pagamento dell’Irpef dellanno scorso.
«Non è facile partire con questa zavorra sulle spalle in un campionato di B, lungo, difficile ed equilibrato come il nostro. E’ stato importante eliminare subito questo handicap, però ora dobbiamo dare continuità ai risultati. Solo così potremo raggiungere i nostri obiettivi».

E quali sono?
«La salvezza e la valorizzazione dei nostri giovani».

A proposito dei giovani, lei è uno dei pochi allenatori italiani, insieme con Zeman, cui piace lavorare con i giovani.
«Amo allenare i giovani perchè ho lavorato per 7 anni in una palestra importante come quella del vivaio del Genoa».

Vantaggi e svantaggi nel lavorare con i giovani.
«I vantaggi sono che hanno fame, spensieratezza, voglia di arrivare e poi ti regalano tante soddisfazioni. E bello perché sono come delle spugne, recepiscono subito e bene tutto. Tra gli svantaggi bisogna mettere in preventivo che possono alternare prestazioni eccellenti ad altre con ingenuità».

Quanto è stato importante avere al suo fianco i suoi collaboratori fidati che aveva a Gubbio?
«E’ stato importantissimo, perché ho già lavorato con loro: sono ottimi professionisti».

Quest’anno si è partiti con un certo scetticismo, ora si viaggia verso quota 6.000 abbonamenti. Tutto merito di Torrente?
«Il merito è di tutti non solo mio, dei ragazzi, della società. Bari è una piazza che ha bisogno di forti emozioni, ha tanta fame di calcio, quindi tutto è legato ai risultati. Inoltre stiamo lavorando per ridare una immagine pulita della squadra alla società, alla città. E credo ci siamo riusciti».

Dopo tre partite si è fatta unidea dei valori in campo in questo campionato?
«E’ presto. Rispetto allanno scorso vedo un torneo più equilibrato, anche se il Verona, lo Spezia, il Novara e ci metterei lo stesso Varese, hanno qualcosa in più. Come outsider Sassuolo e Livorno».

Nel 2008 Conte arrivò A Bari in punta di piedi e l’anno successivo centrò, con la sorpresa generale, la promozione in serie A. Quanto le piacerebbe ripetere quell’esperienza?
«Rimango con i piedi per terra, perché so bene qual è il nostro obiettivo. Non voglio illudere nessuno, la società mi ha chiesto la salvezza e di valorizzare i giovani. Poi penso a migliorare anche la mia crescita».

Pentito di essere arrivato a Bari in un momento difficile per il club?
«Assolutamente no. E una sfida che mi affascina».