2012
Real Madrid, Mourinho: “Rendo meglio sotto pressione”
Il portoghese Jose Mourinho : “Ci sono tanti modi per essere un leader. Ho bisogno di persone che mi consiglino, ci tengo al confronto, ma le decisioni alla fine sono mie e in definitiva lavoro anche meglio sotto pressione. Mi sento più informa nei momenti difficoltosi.” spiega a Istanbul dove è stato invitato all’evento ‘Leadership sostenibile’ da un marchio che utilizza la sua immagine. “Il calcio mi ha dato molto ma anche tolto molto -prosegue Mou – Avere successo in questo campo era il mio sogno sin da bambino ed economicamente non avrò problemi per il resto della vita.. Ma ha anche inficiato nella mia vita privata e nel mio modo di fare le cose con semplicità. Fuori casa non ho privacy, in casa mi dedico alle persone che amo. Mia moglie non ama il calcio e non vuole saperne niente, viene allo stadio solo una volta l’anno..”
Sulla sua presenza negli stadi spiega invece: “Non sento niente quando sono lì. Il supporto, il rifiuto.. non ho il tempo”
Per quanto riguarda l’aspetto pratico Mourinho sostienen che la cosa più importante sia capire il gioco del paese in cui si lavora: “La cosa più importante è capire la cultura nazionale del calcio nel paese in cui si lavora. In Italia non si possono fare, ad esempio, le stesse scelte che si farebbero in Inghilterra. Le statistiche sono sempre utili, ma alcune persone le usano come se fossero le più importanti, e non lo sono affatto. Il Bayern avrebbe dovuto vincere la Champions League dalle statistiche, ed ha perso.Il calcio è un gioco, e come ogni gioco, è imprevedibile. Dipende anche dalla competizione, non è la stessa cosa decidere tutto i 90 minuti o in un campionato intero”
Guardando alla sua esperienza in Champions rivela: “Sicuramente ci siamo rattristati quando abbiamo perso, ma sono andato nello spogliatoio avversario per vedere la felicità della vincitrice. Mi arrabbio solo quando perdiamo in maniera ingiusta”