Padova, Dal Canto: "E' colpa mia. Presto parlerò con la società" - Calcio News 24
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2012

Padova, Dal Canto: “E’ colpa mia. Presto parlerò con la società”

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Il capitombolo di Nocera Inferiore ed il sogno playoff che se ne va. Il Padova è frastornato dopo le tre reti subite domenica al “San Francesco”, una sconfitta la quale ha fatto calare il sipario sulla possibilità di entrare a far parte del novero delle quattro che si giocheranno l’accesso alla serie A.

Il nostro obiettivo era quello di entrare nelle prime sei, avevamo la possibilità per farcela e non ci siamo riusciti. Dispiace molto, di errori ne ho fatti, ma credo più nella costruzione della squadra che nella gestione durante l’anno. Ho costruito un 4-3-3 in cui Cutolo era un perno importante ma nel caso in cui non ci fosse stato o non fosse stato in forma, non avevamo un’alternativa. Così, potendo disporre di tante punte, sono passato al 4-3-1-2, cercando un trequartista che non avevamo. Di aspetti complessi ce ne sono stati tanti, ma ora non mi sembra il caso di parlare del calcio scommesse. Non voglio cercare giustificazioni, i giocatori hanno speso durante l’anno tutto quello che potevano spendere e per questo li ringrazio“, così Alessandro Dal Canto spiega gli errori di un intero campionato dalle pagine dell’edizione patavina de “Il Mattino”.

Il tecnico dei biancoscudati non adduce alla sconfitta contro la Nocerina il fallimento dell’obiettivo stagionale ma afferma: “Di sicuro i playoff non li abbiamo persi a Nocera, ma nelle ultime 5 gare in cui abbiamo raccolto appena un punto. Ci siamo inceppati nel momento più delicato e forse la partita più incisiva è stata quella di Grosseto. L’avevamo stravinta, siamo usciti solo con un pareggio e dopo il 6-0 subito col Pescara avremmo avuto l’opportunità di gonfiare il petto ma non abbiamo potuto farlo“.

Tornando sulla sconfitta contro i Molossi l’allenatore poi aggiunge: “Non so darmi una spiegazione, in questa sfida sono mancati i giocatori che di solito rappresentano il perno del gruppo. Il secondo gol, per come è arrivato, è emblematico. Si può anche perdere qui ma l’abbiamo fatto senza nemmeno provare a giocare e andando sotto con troppa facilità. E dire che avevamo disputato una delle migliori settimane e il risultato del Verona avrebbe potuto anche darci una spinta decisiva. Invece ci siamo squagliati, si vede che mentalmente siamo arrivati pieni e avevamo già speso quanto potevamo dare“.

In chiusura domanda sul suo futuro ammette: “E’ prematuro parlarne ora. Ho un altro anno di contratto, ma in questo momento è più forte il dispiacere. Ci siederemo a tavolino con la società e vedremo quale sarà la soluzione migliore per tutti. Capisco Cestaro, aveva tutte le ragioni di essere deluso dopo quanto visto nel primo tempo. Il presidente viene quasi sempre nello spogliatoio durante l’intervallo, ma non è successo niente di particolare”