2012
Koeman: “Capisco l’addio di Pep. Barça, prendi van Persie”
Lunga intervista ai microfoni di “Sport.es” dell’ex calciatore del Barcellona, Ronald Koeman, il quale fa il punto sulla situazione dei catalani, sia per quanto riguarda l’addio di Pep Guardiola in panchina, sia per quanto riguarda le operazioni estive per il calciomercato. Koeman, eletto miglior allenatore del campionato olandese, nonostante il secondo posto col Feyenoord, si dice rammaricato di questo risultato quando il titolo dell’Eredivisie era alla portata. Ora il club biancorosso potrà comunque giocare la Champions League, ed ha affermato che continuerà almeno per un’altra stagione alla guida del club olandese di Rotterdam, nonostante continui ad abitare ad Amsterdam.
Koeman ha affermato che allenare il Barcellona in futuro è una possibilità, ma al momento non ci sono piani in tal senso, ed afferma anche di non esser rimasto stupito sull’addio da parte di Pep Guardiola: “Parlavo con Pep da tempo e già qualche mese fa mi ha detto che non era convinto di continuare, non ha il profilo di un Alex Ferguson. Quando mi ha detto che essere allenatore del Barça al momento di permette solamente di pensare di anno in anno, lo ho capito subito. C’è una pressione pazzesca, un impiego di energie pazzesco, fuori dal comune. Essere allenatore di questo Barça ti spreme fisicamente e mentalmente. Ha fatto un grande percorso, sia per i titoli vinti sia per il suo stile. Il suo addio è la somma di svariati fattori. Ha avuto una squadra straordinaria che lo ha seguito, con i migliori giocatori al mondo, su tutti Messi, ma Pep ci mha messo del suo ed ha fatto rendere al massimo questo gruppo, facendo mettere le loro qualità a disposizione del collettivo. Se questo Barça è migliore del ‘Dream Team’ dove ho giocato io? Senza dubbio, non avremmo mai potuto vincere quattro campionati della Liga di seguito. È una squadra molto completa, brillante e soprattutto costante. Hanno vinto tutto in questi quattro anni. Se c’è “vita” dopo Pep? Chiaramente sì, ma ha messo l’asticella talmente in alto che sarà difficile per chiunque, ma non direi impossibile. Tito Vilanova? Non lo conosco a dire il vero, ma se è stato il braccio destro di Pep vuol dire che è preparato ed ha la sua stessa filosofia. Considero ottimo il fatto di non interrompere il modello implementato da Guardiola e spero continuino gli stessi calciatori. Dove deve migliorare la squadra? Non penso ci sia un difetto particolar,e ma per come vedo io le cose, negli ultimi tempi la squadra ha dipeso troppo da Leo Messi, dai suoi gol ed assist. L’infortunio di Villa ha accentuato questo aspetto. I 50 gol di Messi sono meravigliosi, una benedizione per qualsiasi allenatore, ma il Real Madrid ha avuto gol decisivi da più giocatori come Higuaín, Benzema ed anche Özil”.
Si passa dunque a commentare il successo della Liga da parte del Real Madrid: “C’erano sei punti di distacco alla fine, hanno segnato una quantità di gol incredibili e sono stati più continui del Barcellona. Il Real Madrid ha fatto tutto benissimo, ma alcuni gesti di giocatori come Pepe o Marcelo hanno danneggiato l’immagine che prova a trasmettere il club. La colpa è di Mourinho? Lui trasmette il suo carattere alla squadra e chiede a loro di essere molto aggressivi, loro recepiscono, dunque la colpa e la responsabilità di questo gioco è comunque dei giocatori. Il dito nell’occhio di Mou a Vilanova? Lo ho saputo. Una cosa del genere in Olanda od in Inghilterra avrebbe avuto conseguenze molto diverse, ma spero non accada comunque più”.
Sul mercato, Koeman consiglia il Barça: “Io prenderei van Persie, è un giocatore che conosco molto bene ed ha sempre avuto grande talento e qualità, oltre ad una tecnica spettacolare, ora ha fatto il salto definitivo per giocare in una big come il Barcellona. Da un paio di anni ha mostrato di avere la maturità necessaria per fare la differenza ovunque giochi, nell’Arsenal è creciuto ed ora è più completo. È un centravanti e non più solamente un esterno offensivo, ora è un vero bomber da area di rigore e tira con entrambi i piedi, oltre a fare anche gol di testa. La qualità del giocatore non rispecchia i titoli vinti, merita di stare in un club che punta sempre al massimo sia a livello nazionale che europeo. Ha al cento per cento il profilo per il Barcellona”.