2012
Milan, Galliani: “Di mercato non si parla. Scudetto? Crediamoci, vediamo…”
Adriano Galliani, intervenuto oggi allo ‘Sponsor Day’ del Milan, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di “Sky Sport 24” per toccare diversi temi inerenti l’ambiente dei rossoneri, a partire dal bilancio del club: “Siamo contenti, stiamo migliorando il nostro fatturato, ma se guardiamo le quattro semifinaliste di Champions League c’erano la prima, la seconda, la quarta e la quinta in Europa; questo perché è il Chelsea presente piuttosto del Manchester United, altrimenti sarebbero state le prime quattro e questo è un indicatore notevole dell’lmportanza del fatturato per arrivare in fondo in Europa”.
Per quanto concerne la Champions League conclusa in anticipo dal Milan: “Non abbiamo rimpianti, certo abbiamo sempre la sfortuna di incontrare questo Barcellona…”.
Sulla corsa allo scudetto e la sua scomparsa dalla tribuna nei finali delle ultime due gare: “Sono due partite che a dieci minuti dalla fine vado negli spogliatoi. Siamo stati bravi a crederci quando ormai sembrava tutto perso, ora guardiamo avanti e vediamo che succederà”.
Questo il commento in merito al derby ed il famoso gol/non-gol di Muntari: “Alla fine sono sempre i confronti diretti a fare la differenza; anno scorso contro l’Inter abbiamo fatto sei punti ed abbiamo vinto di sei punti. Con la Juventus degli scontri diretti non vogio parlare fino a fine campionato, ne riparleremo con calma. Ora pensiamo a queste due partite”.
Sul mercato ed un possibile ritorno in auge della trattativa per Carlos Tevez: “Non pensiamo di cambiare il nostro attacco, pensiamo di rimanere così. Non pensiamo al mercato ora, ci sarà tutto il tempo dal 13 maggio al 31 agosto, ben tre mesi e mezzo. Ci sarà tutto il tempo, parliamo solo di campionato per altri dieci giorni”.
Circa la possibilità di implementare i giudici di porta e la tecnologia in campo e la sua lettera ad Abete: “Non è Abete che decide. Mi auguro che quantomeno i giudici di porta vengano messi, perché riducono le percentuali di errore”.
Per quanto riguarda lo stadio mezzo vuoto contro l’Atalanta: “Purtroppo ci sono abitudini consolidate che non si riescono a sfaldare, nei turni infrasettimanali di campionato non riusciamo ad avere un buon incasso, mentre in Champions questo non si verifica. Non c’è la cultura del campionato il mercoledì, c’è invece quella della competizione europea”.
Se con Berlusconi ha parlato di Guardiola, Galliani risponde: “Parliamo di tutto… col Presidente sia prima che dopo la partita si parla di tutto e di calcio. Il Presidente Berlusconi lo è per passione di questa squadra, lo è da Febbraio dell’86 per passione sportiva ed ha portato il club in vetta al mondo con la maggiore vittoria di trofei internazionali”.
Su Allegri ed i metodi tattici: “Non cambieremo in panchina, Allegri è l’uomo giusto per il Milan. Ha un modo di far giocare le mezz’ali che riescono ad andare a fare gol grazie agli inserimenti e mi piace come modo di giocare”.
Sulla partita che vorrebbe rigiocare, Galliani ironizza: “Mi bastava quella che abbiamo già giocato”.
Infine, chiosa su quanto accaduto ieri sera tra Rossi e Ljajic a Firenze: “Delio Rossi ha ceduto, ha sbagliato, ma i giocatori devono capire che le scelte le fa l’allenatore e questo vale per qualsiasi squadra. Non si può ridere, applaudire o dire parolacce. Quando un allenatore svolge la propria attività, decide di sostituire il giocatore”.
Sui presunti contatti Ibra-Mourinho: “Non ho chiesto ad Ibra se è arrivato l’sms di Mourinho ad Ibrahimovic, non ho mai guardato il telefono a nessuno, tantomeno ad Ibra (ride, ndr)”.