La Lazio trema: rischio stangata dal giudice sportivo e la Champions diventa un miraggio... - Calcio News 24
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2012

La Lazio trema: rischio stangata dal giudice sportivo e la Champions diventa un miraggio…

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A Udine è andato in scena una spettacolo che dovrà essere cancellato dalla mente di tutti il prima possibile. Una partita sospesa a pochi secondi dalla fine per un “triplice fischio fantasma”, che ha scatenato una mega rissa veramente inspiegabile.

TRIPLICE FISCHIO FANTASMA – E’ il 48’ (mancano 15 secondi alla fine) del secondo tempo l’Udinese parte in contropiede, palla a Pereyra e dalle tribune dello stadio Friuli arriva un triplice fischio. Gonzalez si ferma e Marchetti si accascia a terra, ma Bergonzi fa continuare e il solo Ledesma si rende conto di quello che sta succedendo, ma ormai è troppo tardi e a porta sguarnita il centrocampista bianconero deposita la palla in rete che regala il secondo gol all’Udinese. I primi a protestare sono Scaloni, Marchetti e Dias che vanno da Bergonzi a chiedere spiegazioni, ma il direttore di gara della sezione di Genova continua a ripetere che lui non ha fischiato. Gli animi dei protagonisti in campo sembrano placarsi, ma inaspettatamente e anche inspiegabilmente in pochi secondi scoppia il caos: Dias si dirige minaccioso verso il quarto uomo Giannoccaro, volano spintoni e parole grosse. Il primo a farne le spese è proprio il difensore brasiliano, completamente fuori controllo, che viene espulso da Bergonzi. La rissa continua e scendono in campo anche i dirigenti delle due società (Tare e Carnevale, ndr). Il direttore di gara continua ad essere accerchiato dai giocatori biancocelesti e intanto tra i vari dirigenti volano anche calci e pugni, per alcuni secondi è veramente un caos totale e si teme il peggio. Vengono coinvolti anche alcuni membri dello staff di Lazio e Udinese. Intanto anche nel tunnel che porta agli spogliatoi succede di tutto, ma lì le telecamere non ci sono. In campo continua la sfuriata: Scaloni e Marchetti sono fuori controllo, a fatica vengono trattenuti dai compagni di squadra, e il portiere biancoceleste rifila anche un leggero spintone all’arbitro, che decide di sospendere la partita a quindici secondi dalla fine e manda le squadre negli spogliatoi.

IN ARRIVO STANGATE DAL GIUDICE SPORTIVO – Una reazione eccesiva da parte della compagine capitolina, che in pochi secondi rischia di compromettere un’intera stagione: non solo la sconfitta nello scontro diretto con l’Udinese, nelle prossime ore pioveranno anche le squalifiche, pesantissime, del giudice sportivo. E forse per una partita ormai compromessa è veramente troppo. Neanche Edy Reja riesce a darsi una spiegazione. La società biancoceleste per non avere ulteriori problemi a fine gara ha dichiarato il ‘silenzio stampa’, troppo difficile trovare delle parole in un momento così brutto per tutto il calcio italiano. Intanto tremano molti calciatori della Lazio: Dias già espulso da Bergonzi rischia 3-4 giornate di qualifica, stesso discorso per Marchetti – anche se il suo spintone al direttore di gara non è stato inserito nel referto – e Scaloni. Ma non sono escluse sorprese, da verificare anche le posizioni di alcuni dirigenti biancocelesti e friulani.

RICORSO LAZIO? – Se si torna invece a parlare di calcio giocato, alla fine il regolamento dà anche ragione ai biancocelesti, nonostante mancassero pochi secondi alla fine: “”Se uno spettatore emette un fischio e l’arbitro considera che tale fischio abbia interferito col gioco (ad esempio, inducendo un calciatore a raccogliere il pallone con le mani presumendo che il gioco sia stato interrotto), l’arbitro interromperà il gioco e lo riprenderà con una propria rimessa dal punto in cui si trovava il pallone quando il gioco è stato interrotto”. L’errore del direttore di gara c’è stato e non è escluso che nelle prossime ore venga presentato un ricorso dalla dirigenza capitolina per chiedere la ripetizione della partita. Possibilità che venga accolto? Poche, anzi pochissime, i precedenti parlano chiaro. Ma in questo momento in casa Lazio i problemi da risolvere sono altri: mercoledì all’Olimpico arriva il Siena e Reja, tra infortuni e squalifiche, rischia di non riuscire a mandare in campo undici calciatori.