Uefa, Platinì ai ministri: "Combine minano i valori del calcio" - Calcio News 24
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2011

Uefa, Platinì ai ministri: “Combine minano i valori del calcio”

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Michel Platini, durante un meeting con i ministri dello sport dell’Unione Europea, affronta i problemi del calcio e invoca il sostegno dei governi per sostenere i valori di questo sport: “Lo sport europeo è tormentato da un male morale, un male profondo in quanto intangibile -esordisce parlando delle combine- La situazione è intollerabile perchè non passa una settimana senza ricevere rapporti sugli incontri combinati, le cosiddette scommesse sportive. Queste attività  illegali minacciano chiaramente l’integrità  delle competizioni, ma in particolare minano quello che tutti noi consideriamo uno dei valori fondamentali della società  moderna. A fronte di questo problema, la UEFA e il movimento sportivo non si sono seduti, rimanendo passivi o adottando una politica attendista. Al contrario, abbiamo aumentato gli sforzi, le iniziative e il coraggio per prevenire la manipolazione dei risultati a fini di scommessa. Ora però, sappiamo che non è possibile combattere questa piaga da soli. Perchè? La risposta è semplice quanto preoccupante: perchè queste attività  sono diventate il passatempo preferito della criminalità  organizzata”.
Così il Presidente Uefa come riporta il sito ufficiale della stessa,Uefa.com, e prosegue rimarcando: “Le combine rappresentano un attacco sfacciato all’ordine pubblico, ed è per questo che l’intervento delle autorità  pubbliche è giustificato. Siamo a un punto in cui la situazione richiede un’azione strategica… Una strategia basata da un lato sulla criminalizzazione delle frodi sportive e dall’altro sul riconoscimento dei diritti di proprietà  degli organizzatori delle competizioni. Non è una legge che chiedo. -prosegue Platini- Sto semplicemente chiedendo il giusto riconoscimento di un diritto: il diritto del calcio europeo a non correre il rischio di diventare vittima, se non schiavo, delle scommesse online e della criminalità  organizzata”.
Passa poi a parlare di fair play economico: “Il fair play finanziario si basa su una filosofia semplice ma molto virtuosa: i club non devono spendere soldi che non hanno. Inoltre, credo che la nostra filosofia abbia acquisito nuovo impeto con la crisi economica che imperversa in tutto il continente. Alcuni si domanderanno: “?Perchè non continuare a chiudere un occhio sulle spese dei club?’ Semplicemente, perchè la situazione attuale è pessima: l’anno scorso, i club professionistici hanno accumulato perdite per oltre 1,2 miliardi di euro. L’equità  viene messa in ridicolo. Quando i club accumulano debiti per ingaggiare un campione, quando le squadre comprano titoli a credito, quando i giocatori non vengono più pagati dai datori di lavoro, mi sembra di essere in una situazione di disordine e anarchia che non può più andare avanti. Vi invito a dare un sostegno formale, in modo che il fair play finanziario possa diventare parte integrante dell’ordine morale del calcio di oggi e domani”.
Infine tocca il discorso Nazionali: “Il modello sportivo europeo si basa su competizioni aperte in cui club e nazionali coesistano in armonia. Ho visto in prima persona che le grandi competizioni per nazionali creano un patrimonio culturale concreto in Europa. Oggi, però, c’è il serio rischio che i giocatori non vengano più messi a disposizione per difendere i colori, l’onore e i valori del proprio paese. Questa situazione mi preoccupa così tanto che ritengo necessario definire regole per tutelare il futuro delle nazionali”.
Chiude con un messaggio ai ministri e con un augurio sul futuro del calcio: “Anche se lo sport può sembrare tormentato, la vostra presenza mi ricorda che si tratta soprattutto di uno strumento educativo unico, che ci insegna come vivere nella società . Rispetto per gli altri, altruismo, apertura alla diversità  e integrazione sono tutte virtù tipiche dello sport che permettono di adottare un modello di cittadinanza attivo ed esemplare, specialmente tra i giovani. Per me, e per oltre mezzo miliardo di cittadini europei, lo sport veicola la speranza nel futuro. Pertanto, è essenziale unire le forze per tutelarne i valori, e soprattutto il rispetto, perchè senza dubbio renderanno l’Europa più accogliente, serena e solidale che mai. Il futuro dello sport europeo, come spero di aver dimostrato, si baserà  su iniziative concrete, rispettando i principi chiave che caratterizzano la UEFA: eccellenza, condivisione, apertura, democrazia e unità . Questi valori rappresentano anche il cuore del progetto europeo concepito da Robert Schuman e non fanno altro che aumentare il mio attaccamento a loro, oltre che favorirne la promozione nella vita quotidiana in tutto il continente. Spero che questo valore condiviso vi dia ogni motivo per fidarvi di noi e agire insieme a noi, in particolare fornendo all’intero movimento sportivo la certezza legale di cui ha un disperato bisogno, non ultimo per combattere il fenomeno delle partite truccate”.