Inter, Cordoba: "Nel calcio la testa conta. Su Gasperini.." - Calcio News 24
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2011

Inter, Cordoba: “Nel calcio la testa conta. Su Gasperini..”

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“La testa è importantissima nel calcio”, ad affermarlo è Ivan Ramiro Cordoba, nel corso di Prima Serata, in onda su Inter Channel.

“Io ne sono un esempio: non mi sono mai considerato un fenomeno, ma un buon giocatore sì, che ha fatto la differenza quando ci sono state le difficoltà  e i momenti non buoni per aver usato la testa, per averci messo rabbia, voglia, dedizione. Questa cosa mi ha aiutato a imparare, crescere e a migliorarmi”.

Testa che è importante abbiano i giocatori ma anche gli allenatori, “che devono saper sempre mettere ogni calciatore in condizione di esprimersi al meglio”.

A Cordoba viene poi chiesto un commento su un suo compagno di reparto, Andrea Ranocchia: potrà  un giorno diventare una bandiera per l’Inter? “Ranocchia ha tutti i mezzi per farlo, penso che l’Inter abbia pensato anche a questo. à? un grande giocatore, che ha da migliorare perchè è giovane, ma che ha grandissime qualità  per diventare una bandiera della squadra”.

“A tutti noi è dispiaciuto per l’interruzione del rapporto con Gian Piero Gasperini”, parola di Ivan Ramiro Cordoba che ci ha tenuto a sottolineare “è dispiaciuto anche per la persona che era, perchè avevamo un ottimo rapporto con lui. Sono d’accordo con quanto ha detto di recente Pazzini: è stata una sconfitta di tutti, non solo di Gasperini, visto che non siamo riusciti ad arrivare a quello che lui voleva. Nessuno di noi si è tirato mai indietro o ha scaricato la colpa sul mister: non siamo riusciti tutti insieme e purtroppo tante volte paga solo l’allenatore. Ci sentiamo tutti colpevoli. Una squadra così forte e compatta è normale che abbia responsabilità , ma questo non ci deve fare paura in vista del futuro. à? merito nostro quando le cose vanno bene, ma anche colpa nostra quando vanno male”.

Con Cordoba si passa poi a parlare di quello che sarà  il suo futuro una volta appesi gli scarpini al chiodo: “Mi piacerebbe lavorare ancora nel calcio, magari a livello più che altro dirigenziale. Non penso molto all’idea di allenare, ma non si può mai dire, perchè ci sono delle parti del lavoro di allenatore che comunque mi piacciono, come la parte tattica, il lavoro con la squadra, essere in campo, però ci sono anche altri aspetti del calcio che mi piacciono. Vedremo”.

Spazio anche alle emozioni: “Giocare in una squadra come l’Inter, andare allo stadio e sentire i tifosi che cantano il tuo nome, è un qualcosa di stupendo: mi emoziona sempre tantissimo, mi emoziona ancora tantissimo”.

Dal rapporto con i tifosi a quello con un compagno d’avventure speciale, Javier Zanetti: “Non è un mistero per nessuno che sia Javier il compagno cui sono più affezionato”, ammette Cordoba.
Fonte | inter.it