2016
Atalanta: Thereau tira più di Matri
Scoppia il caso Corti: il talent scout nerazzurro sarebbe già a Palermo
Con Gian Piero Gasperini in panchina l’Atalanta cerca un bomber: con l’addio di German Denis, di fatto, al momento ai nerazzurri manca un goleador vero e, ironia della sorte, Gasperini è forse ad oggi il tecnico in massima serie maggiormente in grado di capitalizzare le risorse offensive (ha quasi sempre portato i propri attaccanti in doppia cifra, statisticamente parlando). Uno dei nomi vagliati sul mercato con attenzione dall’Atalanta è quello di Cyril Thereau, attaccante dell’Udinese che potrebbe fare coppia con Marco Borriello (per cui Gasperini stravede), se diamo per scontata (ma non lo è) la partenza di Mauricio Pinilla. Thereau al momento è l’obiettivo più probabile da un punto di vista economico, mentre sarà molto difficile vedere a Bergamo Alessandro Matri, di ritorno al Milan dopo il prestito alla Lazio: per Matri c’è di mezzo un costo elevato del cartellino e pure dell’ingaggio. Difficile anche lo scambio col Genoa che vedrebbe protagonisti Tomas Rincon e Luca Cigarini: il venezuelano vale almeno 10 milioni di euro, il nerazzurro molti di meno.
ATALANTA: CORTI A PALERMO, IL CLUB È ARRABBIATO – Mentre si parla di mercato e si attende soprattutto l’arrivo, per ora solo rinviato, di Gasperini settimana prossima, in casa Atalanta è già scoppiato un piccolo caso: riguarda il talent scout Beppe Corti, che con i nerazzurri ha un contratto di ancora tre anni. Corti dovrebbe tornare a lavorare al Palermo (dove è stato fino al 2010) al fianco del quasi nuovo direttore sportivo rosanero Rino Foschi: ieri in Sicilia parlavano addirittura di una riunione tecnica in cui Foschi aveva parlato con i propri collaboratori, tra cui lo stesso Corti. La voce non è stata smentita e l’Atalanta non avrebbe preso per nulla bene la fuga del proprio dipendente, che a sua volta avrebbe addirittura già firmato un contratto con il Palermo per la prossima stagione. Un caso diplomatico che sarà da chiarire, come riporta oggi L’Eco di Bergamo.