2016
Bari: i soldi di Noordin non ci sono ancora
Paparesta, calmo, sceglie il prossimo tecnico: Mandorlini o Colantuono
Bari trattiene il fiato ed ad oggi, 9 giugno 2016, i soldi di Ahmad Noordin Datò in Puglia ancora non si vedono. Il capitale dell’imprenditore malese serve subito, entro il 21 giugno prossimo, data entro la quale il presidente Gianluca Paparesta ha promesso un aumento di capitale da 7,5 milioni (7,1 milioni dovrà versarli lui, altri 400mila il socio di minoranza Cosmo Giancaspro): qualora i soldi non dovessero arrivare, per il Bari potrebbero aprirsi ancora una volta le porte del fallimento. Paparesta, nonostante tutto, rimane tranquillo: c’è chi dice che il numero uno dei Galletti sia più che sicuro che i soldi di Noordin arriveranno nei prossimi giorni, come promesso, c’è chi invece sostiene che l’ex arbitro internazionale abbia qualche altro asso nella manica, probabilmente un altro socio. Fatto sta che Paparesta ha rifiutato l’aiuto di Giancaspro, con cui è in guerra ormai e pare che lo stesso Noordin non veda di buon occhio l’idea di entrare in una società in cui c’è anche l’imprenditore di Molfetta a mettere i bastoni tra le ruote.
BARI: PAPARESTA TRA MANDORLINI E COLANTUONO – I tifosi chiedono chiarezza, ma almeno fino al 21 giugno non ne avranno di sicuro: per il momento i soldi di Noordin mancano, ma l’atteggiamento di Paparesta, secondo molti, è indice di una certa tranquillità. Tant’è che il numero uno barese si sta già muovendo per la ricerca di un nuovo allenatore: Andrea Mandorlini, ex tecnico dell’Hellas Verona, è il nome nuovo che ha scalato posizioni nelle ultime settimane, mentre in lizza con lui c’è quello dell’ex Udinese Stefano Colantuono. Se al momento il dubbio per la panchina è tutto tra Mandorlini e Colantuono, sul mercato ed altri temi restano dubbi ben più pesanti. Ci sono stipendi arretrati da pagare, tasse, ricapitalizzazione e iscrizione al prossimo campionato: 7,5 milioni è la cifra minima che servirà per salvare il Bari, mentre si attende l’ultima mossa di Noordin, riporta stamane La Gazzetta del Mezzogiorno.