Inter, Moratti: «Mancini punto fermo. Suning? Sono seri» - Calcio News 24
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2016

Inter, Moratti: «Mancini punto fermo. Suning? Sono seri»

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Continua: «Ho un giudizio positivo sui cinesi»

E’ arrivata la svolta in casa Inter, con il club nerazzurro che ieri è ufficialmente passato da Erick Thohir al Suning Group. Chi è uscito definitivamente di scena è Massimo Moratti, che ha ceduto il suo 30% al consorzio cinese. Ecco, ai microfoni del Corriere della Sera, l’opinione nei confronti dei cinesi: «Dico la verità: mi hanno regalato un’impressione di serietà. Non è detto che la prima impressione sia sempre quella giusta, ma quando i nuovi proprietari dell’Inter vennero a Milano, tempo fa, facemmo un incontro a Imbersago, in campagna. Notai in Zhang Jindong concretezza, un uomo che non ha bisogno di recite, nessuna voglia di apparire. Così anche il figlio, educato, abituato ad ascoltare. La delegazione rispettosa del proprio leader. Da questo, e da altro ancora, ne ho tratto un giudizio positivo».

MANCINI UN PUNTO FERMO – Prima dell’arrivo di Suning, Moratti aveva le quote di minoranza dell’Inter e non è stato facile per lui vivere ‘in minoranza’ con una dirigenza nuova con metodi e tradizioni nuove: «Ammetto che ho fatto fatica, malgrado l’infinita cortesia di Erick Thohir». Nella sua avventura da numero uno dell’Inter sono stati tanti i campioni che ha comprato, ma senza dubbio i tre che sceglierebbe ancora sono Ronaldo, Ibrahimovic e Recoba. Infine, Massimo Moratti ha commentato il futuro di Roberto Mancini, che dovrebbe essere riconfermato dalla nuova proprietà: «Credo proprio di sì: è stata una stagione difficile, tormentata per Mancini. Troppi problemi, troppe situazioni poco chiare. In un’Inter radicalmente cambiata a livello societario, Mancini può rappresentare un punto fermo a livello tecnico. Certo che la prossima stagione deve rappresentare una svolta anche nei risultati».