Ancelotti: «Al Real si richiede spettacolo, gioco intenso e di qualità»
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Real Madrid, Ancelotti: «Qui si chiede spettacolo, gioco intenso e di qualità»

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Carlo Ancelotti parla dopo il suo ritorno sulla panchina del Real Madrid: ecco le dichiarazioni del tecnico italiano

Carlo Ancelotti ha rilasciato un’intervista ai canali del Real Madrid dopo il suo ritorno sulla panchina dei Blancos.

REAL MADRID – «Sono molto felice di essere tornato qui. Ho dei ricordi fantastici del periodo che ho trascorso, abbiamo ottenuto tanti successi in due anni. È molto importante perché torno a casa. Sono molto emozionato e metterò tutta l’energia possibile affinché il Real Madrid raggiunga il livello più alto possibile. Il requisito di questo club è giocare un calcio offensivo, spettacolare, di qualità e intenso. È lo stesso e non è cambiato nulla».

ENTUSIASMO – «Ho responsabilità, entusiasmo e darò il massimo . Conosciamo gli obiettivi del Real Madrid ogni anno e cercheremo di raggiungerli con tutta l’esperienza e l’energia che ho. Mi è piaciuto molto tornare perché è il club che amo. Sono molto felice ed è difficile spiegare cosa provo. Il  Real Madrid è il club più prestigioso del mondo e dove mi sono sentito molto bene nei due anni in cui sono stato qui. Ho un ricordo indimenticabile».

EVERTON «Devo ringraziare l’Everton, dove mi sono sentito molto bene durante due anni e mezzo. L’atmosfera era positiva e con persone laboriose. Torno con più esperienza, conosco molto bene il Real Madrid, la squadra. Faremo bene».

ESPERIENZA«Ho avuto un’esperienza positiva in Germania, Italia e Inghilterra. È un’esperienza che ti fa crescere e qui torno con altri sei anni di esperienza. Spero che sia un bene per il Real Madrid. Un allenatore da solo non può vincere. Il modo per vincere è con la combinazione di allenatore, giocatore e club. Credo che l’esperienza sia molto importante, ma anche la giovinezza è molto importante perché è entusiasmo e passione quando si tratta di fare le cose».

LA DECIMA«Ricordo La Décima come un successo fantastico perché abbiamo fatto molto bene in quella stagione. Abbiamo giocato bene ogni partita e anche in una finale molto difficile contro l’Atlético. È stata una felicità incredibile e ricordo perfettamente la notte di Cibeles».