Anzhi, Eto'o: "Mi diverto qui, non penso all'Inter" - Calcio News 24
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2011

Anzhi, Eto’o: “Mi diverto qui, non penso all’Inter”

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Samuel Eto’o, ai microfoni dell’inserto di Gazzetta dello Sport “Sport Time”, ha parlato del suo buon momento all’Anzhi.
A tal proposito, il camerunense risponde nuovamente alle voci che lo vorrebbero nuovamente all’Inter durante la pausa del campionato russo: “Rispondo come altre volte: mi diverto all’Anzhi Makhachkala – ha dichiarato Eto’o – . Sto vivendo un’esperienza molto più affascinante di quanto si possa credere. Sto esplorando una nuova frontiera. La Russia non è nè l’Italia, nè la Spagna, ma è un Paese che, ad esempio, non sta affrontando la crisi economica dell’Europa. Ad un calciatore del mio livello vengono offerti tutti i migliori comfort. Non posso lamentarmi. E poi io trascorro cinque giorni alla settimana a Mosca, una grande capitale, dove puoi divertirti come a Milano o a Barcellona. La qualità  della vita è molto alta. L’alto stipendio? In tutte le interviste mi viene ricordato quanto guadagno, ma ai giornalisti rispondo sempre che non sono andato laggiù soltanto per denaro. Guadagnavo bene anche nell’Inter e non potevo certo lamentarmi degli stipendi di Barcellona. Questa nuova fase della mia carriera è sicuramente un ottimo business, ma anche una sfida elettrizzante. Mi piace l’idea di essere uno degli uomini che può far decollare un progetto importante. Nostalgia dell’Inter? à? stata una splendida fase della mia vita e ho tanti amici a Milano. L’Inter mi è rimasta nel cuore, su questo non ci sono proprio dubbi.”

Eto’o parla anche del progetto della sua nuova squadra, apparsa particolarmente ambiziosa sul mercato: “Provare a partecipare alle coppe europee. Sarebbe il primo gradino della scalata. I tifosi, soprattutto i ragazzini, mi fermano per strada e mi dicono: Samuel, aiutaci a giocare in Europa. I bambini sono uguali in tutti i posti del mondo e quelli russi in qualche modomi ricordano, nel loro entusiasmo, quelli africani. Però ci sono squadre come lo Zenit San Pietroburgo del vostro Luciano Spalletti o il Cska Mosca che praticano un calcio moderno.”

Sul suo status di simbolo del calcio africano, poi, Eto’o risponde così:
“Sono contento perchè se penso da dove sono partito e vedo dove sono arrivato ho percorso un lungo cammino. Il calcio mi ha dato una possibilità  e io cerco di sfruttarla non soltanto per la mia carriera o per il mio conto in banca, ma anche per dare un contributo alla mia terra. In Camerun le mie accademie di calcio sono una realtà  importante
che dà  un sogno e una speranza a centinaia di ragazzi.”
“Sono contento perchè se penso da dove sono partito e vedo dove sono arrivato ho percorso un lungo cammino. Il calcio mi ha dato una possibilità  e io cerco di sfruttarla non soltanto per la mia carriera o per il mio conto in banca, ma anche per dare un contributo alla mia terra. In Camerun le mie accademie di calcio sono una realtà  importanteche dà  un sogno e una speranza a centinaia di ragazzi.”