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Da punto fermo a interrogativo: l’attuale figura del trequartista nell’Atalanta
La figura del trequartista nella nuova Atalanta: da ruolo indispensabile a punto interrogativo tecnico tattico stagionale
Per l’Atalanta la figura del trequartista è stata determinante tanto quanto gli esterni, soprattutto vedendo quella che è stata l’evoluzione in quella posizione da quando Gasperini è a Bergamo: Kurtic, Cristante, il riadattamento di Papu Gomez destinato ad entrare nella storia, la parentesi Pessina e ora invece un punto interrogativo.
Attualmente la Dea chi ha potuto usufruire in questa stagione sulla trequarti? Koopmeiners, Ederson, Pasalic, a tratti Jeremie Boga e infine il giovane Vorlicky. Tralasciando l’ex Sassuolo e dall’altra parte Lukas ha tutto il tempo di ambientarsi in prima squadra nonostante le doti assai promettenti, i tre rimasti hanno evidenziato certezze positive e negative.
“Super Mario” ha gli anni migliori alle spalle e l’altalena di prestazioni (unita all’intesa con i nuovi) è troppo evidente per essere ignorata, Ederson è un mediano puro che riadattato a trequartista fa molta fatica, mentre Koopmeiners rimane l’unico in grado di stare dietro le punte: avendo quelle doti offensive che l’avevano portato ad inizio stagione, da trequartista, ad essere momentaneamente cannoniere della squadra.
Come risolvere questo piccolo appunto offensivo? Rimanere col 3-4-1-2 e sulla trequarti utilizzare solo coloro che possono risultare effettivamente concreti (Koop in pole, Pasalic nella ripresa e volendo anche Vorlicky) oppure ritornare ad un 3-4-3 dove colui che stava dietro le punte viene compensato da un grande lavoro delle ali in fase di costruzione.
Cosa ne pensa di questa situazione il tifo nerazzurro? Tramite un sondaggio fatto su Instagram, raccogliendo un campione di 375 utenti nerazzurri, i risultati sono abbastanza chiari: un 36% punta tutto su Koopmeiners sulla trequarti; il 35% insiste per un modulo a tre punte; 18% coloro che credono ancora in Pasalic; il restante 11% vuole rimanere con Ederson.