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Bologna – Petkovic: no. Rinnovo con Donadoni per aprire un ciclo

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Bologna – Petkovic, ma stavolta è Vladimir: contatti tra i rossoblu e l’attuale c. t. della Svizzera (in scadenza di contratto tra qualche mese) in caso di addio a fine stagione di Donadoni. Ecco la situazione attuale

Bologna – Petkovic: no. Rinnovo con Donadoni per aprire un ciclo – 3 marzo

Il Bologna rinnova con Roberto Donadoni? La società felsinea ha pensato a Vladimir Petkovic, ex tecnico della Lazio, in caso di addio con Donadoni ma al momento la prima scelta rimane l’attuale allenatore il cui contratto è in scadenza nel 2018. Il tecnico si gioca la conferma nelle prossime 12 partite: il club attende segnali positivi dall’allenatore ma anche dalla squadra. Dalla società, secondo “Il Corriere dello Sport“, filtra la certezza che il matrimonio con Donadoni proseguirà oltre il 2018: l’intenzione del club è quella di rinnovare l’accordo per aprire un ciclo. Se Donadoni dovesse rimanere oltre la scadenza del 2018 (si parla di un nuovo accordo fino al 2020) centrerebbe un record: dal dopoguerra ad oggi i cicli più lunghi in rossoblù sono stati quelli di Pesaola, Bernardini, Ulivieri e Guidolin (quest’ultimo arrivato a 2 mesi dall’inizio del campionato), Donadoni, dovesse arrivare a scadenza, resterebbe sulla panchina del Bologna per 5 anni.

Bologna – Petkovic: è un’idea. Bigon però conferma Donadoni – 1 marzo

«Non abbiamo contattato altri allenatori e non abbiamo alcuna intenzione di farlo perché abbiamo fiducia nel lavoro di Donadoni. Dispiace che si parli di certe cose dopo le parole del presidente Saputo che tre giorni fa ha confermato la solidità della panchina di Donadoni». Parole e musica di Riccardo Bigon, ds del Bologna. Nessun contatto dunque con Petkovic. Donadoni ha un contratto fino al 2018 e salvo ribaltoni, resterà sulla panchina rossoblù. C’è stima e fiducia tra tecnico e società e c’è la volontà comune di continuare a lavorare insieme e non è escluso che le parti possano incontrarsi presto per parlare del rinnovo. A riferirlo è “Il Corriere dello Sport“.

Clamoroso: Bologna – Petkovic. Ora Donadoni rischia

Un altro Petkovic per il Bologna. Non è Bruno, l’attaccante acquistato dai rossoblu in gennaio dal Trapani, ma il più noto Vladimir, ex allenatore della Lazio attualmente commissario tecnico della Svizzera. Il tecnico elvetico, secondo quanto filtra da oltralpe ed è riportato stamane dal Corriere dello Sport, sarebbe stato avvicinato dalla dirigenza bolognese, che potrebbe cautelarsi in caso di addio a fine stagione di Roberto Donadoni. La situazione è di per sé abbastanza chiara: nei giorni scorsi il presidente felsinei Joey Saputo ha confermato piena fiducia al proprio allenatore che, teoricamente, avrebbe ancora un’altra stagione di contratto (fino a giugno 2018). Da parte del Bologna non c’è insomma la volontà di esonerare Donadoni, nonostante i risultati di questa stagione abbiano lasciato onestamente molto a desiderare, ma potrebbe esserci l’ipotesi, per nulla remota, che possa essere proprio lo stesso Donadoni, a fine stagione, a rassegnare le proprie dimissioni, consapevole magari di avere ormai praticamente esaurito un ciclo a Bologna. Da qui nascerebbe l’esigenza del club rossoblu di non rimanere con un pugno di mosce in mano eventualmente.

Bologna – Petkovic: c’è Vladimir dalla Svizzera

Il nome in cima alla lista per la successione di Donadoni sarebbe appunto Petkovic, che conosce bene il campionato italiano (ha vinto anche una Coppa Italia con la Lazio) e che, secondo le indiscrezioni, sarebbe piuttosto ansioso di rituffarsi in una avventura di club. Petkovic tra l’altro, tra i tanti allenatori che hanno conoscenza dal calcio italico, sarebbe uno di quelli che, nel modo di giocare e di intendere il pallone, si avvicina di più allo stile elegante fuori dal campo ma allo stesso tempo propositivo dentro di Donadoni. Petkovic è sotto contratto con la federazione elvetica fino alla fine di questa stagione. Ha una missione chiara: qualificare la Svizzera per la Russia e, almeno finora, ci starebbe riuscendo molto bene (quattro vittorie in quattro partite del girone). Averlo per la prossima stagione non è insomma impossibile, a meno che la Svizzera, come naturale che sia, non decida di rinnovargli il mandato almeno per un altro anno.