2011
Bologna, Ramirez: “Qui sto bene, ma in futuro…”
Gaston Ramirez è sempre più raggiante dopo il rinnovo del contratto che lo lega al Bologna.
Il fantasista uruguaiano, ai microfoni della Gazzetta dello Sport, ha parlato anche dei suoi sogni per il futuro, che prevedono il trasferimento ad una grande: Ã? “Conoscevo poco dell’Italia, il mio unico contatto era stata la scuola: da bambino ho frequentato per tre anni una privatista che insegnava l’italiano – ha dichiarato Ramirez – . Sapevo che al Bologna c’erano due miei connazionali, Britos e Gimenez, e dopo si è aggiunto Perez. Mi sembrava un buon punto di partenza per avviare la mia prima esperienza fuori dall’Uruguay. A Bologna sto benissimo, mi piace la città e la sua gente. Quando non arrivavano gli stipendi non mi preoccupavo perchè ero abituato, anche al Peà±arol non erano puntuali. Ma davanti all’ipotesi del fallimento ho pensato più volte di tornare a Montevideo. Ho resistito grazie allo sprone della mia fidanzata e dei miei compagni che formano un gruppo bellissimo e compatto. Problemi di spogliatoio in passato? Tutto è nato da un alterco con Di Vaio a Brescia. Abbiamo litigato per un passaggio, tensioni che nascono in campo e finiscono lì. Per me Marco è un simbolo, un grande calciatore. Farei la firma per ritrovarmi tra 15 anni nelle sue condizioni. Coi compagni è tutto ok. Adesso ho un buonissimo rapporto con Kone, mio compagno di stanza nelle trasferte. Le parole dette in estate? Era un momento difficile, qualche parola è sfuggita ma anch’io non ci sono rimasto bene quando il vicepresidente Setti minacciò di mandarmi in panca o in tribuna. Se ho mai chiesto di andare via? Sapevo che il Bologna aveva problemi economici e che la mia cessione poteva in parte risolverli. Ma io non ho mai chiesto di essere ceduto. Al Bologna sono cresciuto e il contratto che ho firmato è molto importante per il prosieguo della mia carriera. Dove sogno di giocare? Mi sento pronto per un grande club, ma non faccio nomi per correttezza nei confronti del Bologna. All’estero o in Italia non ho preferenze, vedremo più avanti quello che può succedere.Mi piace l’idea di giocare accanto ai campioni. In Italia ho scoperto la grandezza di Pirlo, ma ci sono altri giocatori fortissimi.“