Buon compleanno a… Thomas Strakosha - Calcio News 24
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2023

Buon compleanno a… Thomas Strakosha

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Oggi Thomas Strakosha compie 28 anni. Vive in Inghilterra, gioca nel Brentford o per meglio dire, non gioca mai…

Oggi Thomas Strakosha compie 28 anni. Vive in Inghilterra, gioca nel Brentford o per meglio dire, non gioca mai. Da quando è arrivato nel nuovo club, la scorsa estate, ha soddisfatto un’aspettativa che hanno tanti giocatori, misurarsi nel campionato più ricco, affascinante e difficile che esista. Un’aspirazione più che legittima, a maggior ragione dopo aver trascorso tanto tempo in Italia, 9 stagioni alla Lazio tra vivaio e prima squadra, inframmezzate da una breve parentesi in Serie B con la Salernitana.

Il portiere albanese lo ha confessato un mese fa al Corriere dello Sport: «Era il mio sogno giocare in Premier League ed è per questo che non ho accettato le altre offerte che avevo in altri campionati. Ho letteralmente rifiutato tutto il resto solo per venire in Premier e ho pensato che il Brentford fosse il club giusto per me, dopo un decennio passato in un club, per fare un passo non troppo grande, per integrarmi, per sistemarmi, perché c’è tanta differenza tra il campionato inglese e quello italiano». Il problema è che la Premier l’ha finora guardata solo dalla panchina. Neanche un minuto, solo due presenze tra le due coppe nazionali, il resto a osservare David Raya, numero 1 spagnolo, più giovane di lui di qualche mese, titolare di una formazione che sta facendo bene e che – di conseguenza – non sente certo l’esigenza di andare a modificare qualcosa in un ruolo così delicato.

In questi casi, è possibile che nasca anche qualche forma di strani pensieri. Nell’ordine potrebbe esserci:
1) Credere di avere sbagliato club inglese, Thomas poteva finire al Fulham, se n’era parlato a lungo.

2) Pensare a Roma e a quel che avrebbe potuto essere. Agli albori della sua carriera Thomas poteva finire nell’altro club della Capitale, come ha raccontato lui stesso «Oltre alla Lazio c’è stata anche la possibilità di andare alla Roma. Poi però abbiamo avuto un incontro con l’allenatore dei portieri della Lazio, Adalberto Grigioni, e ho scelto di trasferirmi lì anche se, economicamente parlando, la Roma era meglio anche per la mia famiglia. Grigioni mi ha accompagnato sempre, mi ha fatto credere che con lui al mio fianco potevo migliorare e arrivare ovunque. Ecco perché non ho scelto in base ai soldi, ma ho deciso in base ai miei sogni». Nessun pentimento, in ogni caso, 208 presenze in biancoceleste sono tante e non meritano sentimenti contrastanti.

3) Preparare una bambolina con le fattezze di Sarri e iniziare a pungerla. Sempre che sia stato il mister della Lazio determinante nella scelta di non rinnovare il contratto e farlo emigrare a parametro zero.

4) Riguardare i filmati che ti fanno commuovere. Non quelli che riproducono gli interventi migliori o qualche parata fuori dall’ordinario. Bensì, soffermarsi sullo striscione apparso dopo la papera in Europa League, recitante un chiaro invito ad andare avanti mentre si osserva la curva dietro la porta: «Non ti curar di loro ma guarda e para. Daje Thomas!»

5) Tornare all’inizio. Le belle storie, generalmente, nel calcio hanno anche un inizio importante, ineludibile e soddisfacente. Thomas lo ha raccontato come uno tra i ricordi più preziosi, di quelli che scaldano il cuore anche perché sono legati a una persona che si è fidata di te: «Non dimenticherò mai il mio esordio nella partita contro il Milan. Non ho avuto tempo di preoccuparmi perché l’ho scoperto all’ultimo minuto. Simone Inzaghi mi voleva molto bene ed è stato lui a farmi passare da terzo a secondo e poi a primo. Inzaghi è un bravo allenatore, tutta la squadra gli ha voluto bene. Era l’uomo che toglieva lo stress. Cioè, sapeva quando scherzare, quando essere serio, e questo ha aiutato il club ad andare avanti, a portare tutti questi risultati, a ottenere un trofeo quasi ogni anno e ad andare in Europa. E molti giovani giocatori come me hanno esordito con lui. In altre parole, ha dato opportunità a giocatori oggi affermati».