2011
Cagliari, Cellino show: “Non toccatemi Ficcadenti. Stiamo costruendo la squadra del futuro. I tifosi saranno ripagati”
“Non toccatemi il Cagliari, a iniziare da Ficcadenti, per proseguire con i giocatori e concludere con i magazzinieri. Dopo la sfortunatissima partita con la Lazio c’è chi ha osato insultarci. Per fortuna, per un presunto tifoso che ci fischiava, ce n’erano cento che ci incoraggiavano. Ripartiamo da questi per costruire un grande Cagliari”. Così il presidente del Cagliari Massimo Cellino ha risposto durante la lunga intervista rilasciata al quotidiano isolano L’Unione Sarda. Il numero uno di viale La Playa chiede pazienza alla tifoseria rossoblu: “Stiamo costruendo la squadra del futuro, serve lavoro, pazienza e fiducia. Io ho tutte queste cose, lo stesso devono avere i nostri tifosi. Saranno ripagati”. Dopo la partita persa con la Lazio, erano circolate le voci di un possibile allontanamento di Ficcadenti ma Cellino, rassicura tutti: “Non lo mando via neanche per idea. à? un allenatore bravo e una persona perbene. Dopo le vittorie di Roma e Lecce era un fenomeno, ora è diventato scarso. Siamo seri e, soprattutto, equilibrati”. Il patron rossoblu, ha parlato anche di uno dei tasti dolenti di questo inizio di stagione: la scarsa vena realizzativa delle punte rossoblu: “Sfiga nera, Ibarbo che deve crescere, Nenè, Ribeiro e Larrivey in un momento poco felice, El Kabir infortunato, pochi palloni utili. Tante cose, tutte superabili”. E sull’Europa: “Può attendere. Ha ragione Ficcadenti, i giovani, specie gli stranieri, non sono pronti. Serve più tempo. Io sono stato il primo a dirlo e poi me lo sono dimenticato. Per fortuna, mi hanno aperto gli occhi”. Infine Cellino si è soffermato sulla scorsa sessione estiva di mercato: “Su Biondini voglio essere chiaro. Ha scelto di non rinnovare il contratto, come è suo diritto, sino a quando starà con noi sono certo che si comporterà con lealtà , come ha fatto sino a ora, e il tecnico potrà utilizzarlo come e quando vorrà , certo della sua professionalità “. Su Parolo: “Di chi, dell’ ultimo in classifica? O di Candreva che chiedeva un maxi ingaggio e il posto da titolare? Mi tengo stretto Ekdal, che si è ridotto l’ingaggio, Ibarbo che guadagna 120mila euro l’anno, Canini che ha rifiutato il doppio dello stipendio dall’Atalanta. Non cambio i miei ragazzi con nessuno”.