Caso Ronaldo, il precedente: 6 mesi al nuotatore per non rovinarne la carriera
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Caso Ronaldo, il precedente: soltanto sei mesi ad un nuotatore “per non rovinarne la carriera”

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Caso Ronaldo, c’è un precedente del 2015 negli Stati Uniti: soltanto sei mesi di condanna ad un giovane nuotatore americano “per non rovinarne la carriera”

Cristiano Ronaldo è innocente, almeno fino a prova contraria. Una aprioristica sentenza cui non è dato sottrarsi, a maggior ragione tra le maglie di una vicenda poco chiara e sulla base di un’accusa ancora da soppesare nei dettagli. Ma è impossibile, anche soltanto per curiosità, non chiedersi a cosa andrebbe incontro CR7 nella malaugurata ipotesi in cui il racconto di Katrhyn Mayorga si rivelasse veritiero. In questo senso, negli Stati Uniti, le leggi negli ultimi anni si sono fatte più severe. Proprio in Nevada, infatti, la prescrizione per le denunce di stupro è recentemente passata da quattro a vent’anni, mentre la pena può raggiungere anche l’ergastolo.

Ma quando ci sono di mezzo personaggi pubblici, si sa, processi e sentenze tendono ad assumere rotte poco lineari. Ed è a questo punto che salta fuori un precedente, datato 2015, a dir poco singolare. Nel 2015, infatti, il giovane campione di nuoto Brock Allen Turner nei suoi Stati Uniti viene condannato per stupro. A quanto? Soli sei mesi di reclusione. Perché, aveva spiegato il giudice, «un periodo più lungo avrebbe rischiato di pregiudicare la sua carriera»…