Cassano: «La Juventus non mi attizza» - Calcio News 24
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2015

Cassano: «La Juventus non mi attizza»

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cassano deluso parma ottobre 2014 ifa

I no alla Juve, l’esperienza all’Inter e il futuro: questo è Cassano

Antonio Cassano, dopo esser andato via da Parma a gennaio, è senza contratto al momento. Lo stesso Cassano ospite in tv ha commentato: «Mazzarri mi aveva promesso che avrei giocato, questo prima che arrivasse all‘Inter. In attesa di recuperare Milito, io e Palacio saremmo stati i titolari. Quando ha firmato il contratto invece mi ha mandato via subito. Non mi interessa nulla di Mazzarri, lui è a casa e io pure ma io un posto lo trovo, lui non lo so».

A CASA – «Giocare all’Inter è sentirsi a casa, non lo dico da tifoso ma perché l’Inter è una famiglia e per me è l’ambiente migliore di tutti. Moratti, Ausilio e Branca sono brave persone, sono rimasto legato a loro e non a dirigenti di altre squadre che mi volevano inquadrare e non mi hanno capito» ha continuato Cassano, che poi sulla Juventus ha detto: «Le ho detto di no quattro volte: quando sono andato alla Roma, quando sono andati in B e quando sono tornati in A e anche lo scorso gennaio».

BIANCONERI – Cassano a Tiki Taka ha spiegato i no alla Juve: «La Juventus mi voleva però doveva cedere Giovinco. Paratici ha parlato col mio procuratore ma non se ne è fatto nulla e stavolta alla Juve sarei andato, soprattutto per Allegri, uno ch sa gestire bene i giocatori e non chiede di andare su un solo binario. Io non sono un soldatino anche se la Juventus è potente e sarebbe brava a coprire i miei errori. La Juventus è come una bella fi… ma non mi attizza».

VARIE – Infine Cassano ha dichiarato: «Nei primi due mesi senza calcio stavo bene, ma ho preso dieci chili. Ora il pallone mi manca. Lazio? Con Lotito avrei problemi, della Sampdoria basta parlarne, mi hanno fatto capire che non mi vogliono e me ne sono fatto una ragione. Sono felice ora, non ho alzato tanti trofei ma ho giocato nelle squadre migliori al mondo. Ci sono giocatori che vincono il Mondiale ma rimangono pippe. Fallimento a Brasile 2014? A Coverciano abbiamo corso troppo».