Castan: «Sto bene. Quella del Torino è una maglia storica»

Leandro Castan si racconta ai microfoni di Torino Channel: dalla sua esperienza in granata ai suoi hobby fuori dal campo da gioco, passando soprattutto per le sue condizioni fisiche

Leandro Castan è pronto a tornare a vestire la casacca del Torino. Reduce da un infortunio, il difensore sta per tornare a disposizione di Sinisa Mihajlovic. Intervenuto ai microfoni di Torino Channel, il brasiliano ha fatto il punto della situazione sulle sue condizioni: «Sto bene, è passato più di un mese dall’infortunio, e sinceramente pensavo di rientrare prima, ma purtroppo non è stato semplice come previsto. Ora sto bene, ieri ho fatto allenamento potenziato e non sentivo quasi nulla, e penso di essere pronto e rientrare e a disposizione del mister. Momento poco positivo? Ho sofferto tanto insieme alla squadra, ancora di più perché non potevo aiutarli. Quando guardi la partita senza poter giocare è ancora più difficile. Campionato? E’ vero, siamo più lontani dell’Europa, ma quando hai la maglia del Toro ogni partita la devi giocare per vincere. Penso che dobbiamo ritrovare l’entusiasmo, questa maglia è storica e bisogna darle rispetto e andare in campo per vincere, fino alla fine».

CONTINUA LEANDRO CASTAN – Prosegue l’ex Roma, parlando anche della sua vita fuori dal rettangolo verde come riportano i colleghi di Toro.it: «Io sono un ragazzo molto tranquillo. Dicono di me che mi trasformo in campo, perché fuori sono tranquillo e riservato. Mi piacciono molto le macchine, e mi piace anche leggere la Bibbia, la leggo ogni giorno prima di dormire e quando mi alzo. Sono un padre di famiglia, porto i miei figli a scuola e cerco di passarci più tempo possibile, ho una vita fuori dal campo molto semplice. La cucina piemontese mi piace, un mio amico mi ha portato il tartufo nero e ne sono rimasto innamorato. Quando ho l’opportunità, dieta permettendo, amo mangiare bene. Messaggio ai tifosi? Vi aspettiamo tutti allo Stadio. Sappiamo che è un periodo duro, ma proveremo a fare tutto per vincere. La prima volta che ho giocato al Grande Torino mi sono molto emozionato, e se Dio vuole grazie al vostro aiuto, cercheremo di tornare a fare i tre punti e dare una svolta».