Cesena, Beretta: "L'impegno c'è stato. Futuro? Non so..." - Calcio News 24
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2012

Cesena, Beretta: “L’impegno c’è stato. Futuro? Non so…”

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Ascoltato ai microfoni di “Sky Sport” al termine della gara persa contro l’Udinese, Mario Beretta, allenatore del Cesena, già retrocesso in Serie B, ha commentato così il passivo finale del Manuzzi: “Non siamo stati fortunati nel corso della stagione e finiamo anche così. La squadra non ha avuto modo di rendersi pericolosa subito per via del gol a freddo, ma abbiamo comunque tenuto il campo e concesso poco all’Udinese. Ricordiamo che loro sono una grande squadra. La squadra comunque ha dato il massimo. Inoltre, le immagini mostrano il fuorigioco netto sul loro gol, ma poco importa. Mutu? Per lui è stato un macigno sbagliare il calcio di rigore. Avevamo bisogno di gente pronta mentalmente, in quel momento non era in grado di dare altrettanto alla squadra. La Serie A è un campionato difficile, a prescindere contro chi giochi. I giovani? Più esperienza hai e meglio è, quantomeno anche loro stanno vivendo questa esperienza su questi palcoscenici. Oggi abbiamo creato poco a livello di palle gol purtroppo. Cesena con un nuovo piglio psicologico? Sicuramente c’era un po’ di stanchezza, oltre ad aver avuto una squadra un po’ giovane. Il gol a freddo ci ha un po’ tagliato le gambe: sapevamo di giocare contro una grande squadra, noi maciniamo dopo che abbiamo preso un po’ di fiducia. Sarebbe stato importante realizzare il rigore, dal punto di vista psicologico avremmo tratto giovamento. Tutto sommato non abbiamo mai perso equilibrio e l’Udinese è una squadra che ama ripartire in contropiede ed attaccare gli spazi, soprattutto con Di Natale, che è un giocatore fenomenale, e noi non glielo abbiamo concesso. I 22 punti pochi per sperare nel calcioscommesse? Noi pensiamo a fare più punti possibili in queste ultime due partite, alla squadra abbiamo chiesto di giocare con orgoglio ed impegno e ce lo stanno mettendo. Questo quantomeno deve gratificare, anche se di poco. Non è facile per una squadra retrocessa da tempo, ma in campo quantomeno abbiamo dato tutto. Che ruolo ha il campo sintetico? Non so come è stato impostato il lavoro nel periodo precedente a me, sicuramente ci sono giocatori che avevano giocato poco anche precedentemente, come Iaquinta, e fai più fatica dopo a prendere continuità ad allenarti e giocare. Questo è inevitabile. Il mio futuro? Non lo so, vediamo. Non so cosa mi riserverà il futuro calcistico. Vediamo un po’ quello che succederà”.