Chievo, Sorrentino: «I tifosli? Solo parole»

Sul passato: «Campedelli già sa, ma adesso non vale la pena tornarci su»

Nonostante tutto, Stefano Sorrentino è tornato al Chievo Verona: l’ex portiere del Palermo, dopo quattro anni, torna lì dove se ne era andato senza troppi complimenti. Contro l’ostinazione dei tifosi adesso l’estremo difensore campano dovrà vedersela: i supporters del Chievo hanno già fatto sapere di non rivolere Sorrentino, reputato una sorta di traditore. Poco fa lui ha provato a rispondere in conferenza parlando ai giornalisti: «Il web è pieno di gente che scrive dietro una tastiera, io ho giocato in questi anni contro il Chievo da avversario e alla fine sono uscito con le mie gambe dal campo normalmente – le parole di Sorrentino – . Ho sempre detto le cose in faccia, la gente può dire ciò che vuole. La cosa che mi infastidisce è che certe cose poi le leggono i miei familiari, ma se dopo tutto il casino che è successo sono di nuovo qui, vuol dire che la colpa non era solo mia». 

CHIEVO, SORRENTINO: «IO E CAMPEDELLI SAPPIAMO» – Proprio sul passato, Sorrentino sceglie di tornare, ma solo per una toccata e fuga: «Io e il presidente Luca Campedelli sappiamo benissimo come ci eravamo lasciato, ma lui ha capito le mie esigenze – specifica l’estremo difensore – . Sono cose che orma risalgono a quattro anni fa, inutile tornarci su. Io sono qua e il presidente mi ha voluto facendomi pure un contratto lungo: c’erano persone all’epoca all’interno del club che adesso non ci sono più, meglio chiudere il discorso». Riferimento a Giovanni Sartori, attuale direttore sportivo dell’Atalanta? Chissà…