Sporting-Juve: nel 2003 Cristiano Ronaldo era bianconero! A. Moggi: «Ecco come andò» - Calcio News 24
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Sporting-Juve: nel 2003 Cristiano Ronaldo era bianconero! A. Moggi: «Ecco come andò»

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cristiano ronaldo real madrid

La Juventus aveva in pugno Cristiano Ronaldo: nel 2003 il fenomeno portoghese aveva sostenuto le visite mediche con i bianconeri. Ecco perché l’affare sfumò

Sporting Clube de Portugal (non chiamatelo Sporting Lisbona, potrebbero offendersi) e Juventus scenderanno in campo questa sera per sfidarsi nel quarto turno dei gironi di Champions League. Un solo precedente tra le due formazioni: quello dell’andata. I due club hanno però incrociato i loro destini di mercato nel 2003. La Juventus inviò Gianni Di Marzio a visionare Ricardo Quaresma ma l’osservatore bianconero si innamorò di Cristiano Ronaldo e lo segnalò a Moggi. La Juve aveva raggiunto l’accordo con lo Sporting e con il portoghese, tanto che CR7 era già stato a Torino per le visite mediche ma l’affare sfumò a causa di Marcelo Salas: il Matador era la contropartita scelta per chiudere l’affare ma il cileno voleva tornare in Sud America e il suo rifiuto fece saltare l’affare.

Alessandro Moggi, uno dei fondatore della Gea, parla dell’accaduto a “Tuttosport“: «Jorge Mendes, agente di Cristiano Ronaldo, chiedeva ospitalità nel nostro ufficio a Roma. Le stelle dovevano ancora allinearsi, ma le aveva già tutte nel suo cielo: Cristiano Ronaldo, Deco, Mourinho… Tutti astri nascenti. E lui, Mendes, era un grandissimo lavoratore, un uomo di carisma, un professionista instancabile. Lo offrimmo al Parma di Tanzi e alla Lazio di Cragnotti, ma in entrambi i casi fu snobbato. Il talento era indiscutibile, ma era troppo giovane, evidentemente non si fidavano. Chissà oggi che rimpianti…La Juventus invece lo vuole: non ha dubbi. E i dirigenti bianconeri ci spediscono a Lisbona, insieme a Mendes per chiudere la trattativa in tempi brevi».

Prosegue il racconto di Alessandro Moggi: «La Juve voleva disfarsi di Salas e l’idea era quella di organizzare uno scambio. Io ero scettico già in partenza sulla possibilità di convincerlo, perché il calcio portoghese non era particolarmente allettante neppure all’epoca. Lo Sporting era allettato dalla proposta perché Salas era un giocatore internazionale. Avevo in mano il contratto di Cristiano Ronaldo, che era felicissimo di andare alla Juventus, anche perché in quel momento era il massimo, avevo in mano l’accordo con lo Sporting, mi mancava il sì di Salas. Il sì tardò ad arrivare e nel frattempo arrivò lo United che strappò Cristiano Ronaldo alla Juve con un vero e proprio blitz».